Mondeggi: resta l’incubo della vendita
Dal secondo incontro del Tavolo di lavoro per salvare la fattoria di Mondeggi, sono emersi elementi non tutti tranquillizzanti.
Dal secondo incontro del Tavolo di lavoro per salvare la fattoria di Mondeggi, sono emersi elementi non tutti tranquillizzanti.
Il Parlamento francese ha approvato definitivamente la proposta di legge che vieta la coltivazione di varietà di mais geneticamente modificato e prevede la possibilità di ordinarne la distruzione in caso di mancato rispetto del provvedimento.
La rivista Terra Nuova promuove la petizione a sostegno e in collaborazione con il comitato Terra Bene Comune Firenze per salvare l’esperienza in corso a Mondeggi, una fattoria senza padroni riscattata dalla comunità. Firma anche tu CLICCANDO QUI.
Il test effettuato da Greenpeace punta il dito contro l’uso di pesticidi proibiti nel settore florovivaistico. Il 79% delle piante analizzate contiene veleni pericolosi
Era molto attesa la sentenza del Tar sul ricorso presentato da un agricoltore friuliano, che già ha seminato mais ogm lo scorso anno, contro il decreto interministeriale che vieta tali semine in territorio italiano. Il Tar ha respinto il ricorso, “salvando” il decreto. Naturalmente Fidenato e il suo team non si arrenderanno e ricorreranno al Consiglio di Stato, ma intanto è arrivato un primo semaforo rosso. Aderisci anche tu alla campagna di Terra Nuova “Stop alle semine ogm”.
La Regione Toscana ha riconosciuto un prolungamento del sostegno economico per le aziende agricole biologiche e ha garantito l’erogazione di tutti i contributi richiesti in precedenza.
Torniamo a parlare del viticoltore francese che si è rifiutato di spruzzare dei pesticidi sulle sue viti. Il 7 aprile ad Emmanuel Giboulot è stato confermata la multa di ben 500 euro per non aver applicato la direttiva impostagli, cioè spruzzare il pesticida sulle sue uve Chardonnay e Pinot noir.
Il Tar del Lazio – che doveva decidere il 9 aprile sul ricorso presentato dall’agricoltore friulano contro il decreto interministeriale che, nel luglio 2013, vietava per 18 mesi la semina e la raccolta di mais MON810 – si è riservato di emettere la sentenza nei prossimi 45 giorni. Problema apertissimo e allarme. Terra Nuova dice no alle semine ogm e promuove una campagna di mobilitazione.
Conto alla rovescia per la decisione del Tar che potrebbe aprire le porte all’invasione ogm in Italia. Task force nelle città italiane. Aspettando il 9 aprile…
In febbraio il Parlamento europeo ha bocciato la nuova regolamentazione europea sulle sementi e numerose associazioni europee hanno ripreso a lottare per la salvaguardia dei sistemi sementieri informali in favore della conservazione dinamica della biodiversità. Perché i semi non riguardano solo gli agricoltori ma sono patrimonio dell’intera comunità.
La Task Force per un’Italia libera da OGM scende in campo con tutti gli strumenti possibili per fermare quello che si preannuncia come una vera e propria invasione senza precedenti.
«La questione ogm è di grande interesse ed è un tema sensibile», per questo «stiamo lavorando d’intesa con i ministri dell’ambiente e della salute per ottenere al consiglio ambiente del 12 giugno la modifica della norma Ue per concedere agli stati membri facoltà di decisione». A dirlo il ministro Martina. Ma si continua a dimenticare che coesistenza significa contaminazione!
Un’importante incontro a Fa’ la Cosa Giusta coordinato da Terra Nuova per una legge popolare sull’agricoltura contadina. Intanto a Buenos Aires si discute del futuro dell’agricoltura globale…
Il divieto per le semine degli ogm di qualunque tipo, con sanzioni fino a 50 mila euro. Ma il Tar dovrebbe pronunciarsi entro il 9 aprile. C’è da sperare che non ci siano intoppi nell’iter legislativo
Il vino bio esce dalla nicchia e conquista nuove fette di mercato. Nel primo semestre del 2013 si registra un +8,8%. Distribuito anche nei supermercati acquista la fiducia dei consumatori con un +4% nella grande distribuzione
Tutta Italia è a rischio semine ogm e la coalizione “Liberi da ogm”, insieme ai ministeri competenti e a Sel, si oppone: parte l’azione giudiziaria per fermare ciò che potrebbe compromettere l’intero comparto agricolo italiano.
La contaminazione di metalli pesanti contenuti nei terreni mette a rischio la produzione di alimenti sani. Un rischio che coinvolge anche il biologico. Dagli Usa una proposta di regolamentazione
Successo di partecipazione per il Forum della Federazione Italiana Produttori di Piante Officinali, un settore in crescita che ha buone prospettive, secondo la Fippo.
Importante convegno sulle politiche e agricole e su pesticidi e salute domenica 23 marzo a Verona. Nell’allegato Pdf la locandina con il programma.
Angelo Giordano con le sue terre, i suoi prodotti, le sue tecniche antiche, riscoperte grazie alla passione, all’impegno e alla voglia di recuperare patrimoni di conoscenze che hanno legato e continuano a legare gli uomini alla terra. Così è nato ColtiVidendo.