Ricorso alla Corte Europea per i pini del ravennate
Il gruppo di cittadini “Salviamo i pini di Lido di Savio e Ravenna” hanno presentato un ricorso alla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo per tentare di salvare «i 39 pini superstiti».
Il gruppo di cittadini “Salviamo i pini di Lido di Savio e Ravenna” hanno presentato un ricorso alla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo per tentare di salvare «i 39 pini superstiti».
La Corte Internazionale di Giustizia ha emesso un parere consultivo affermando che i paesi possono violare il diritto internazionale se non adottano misure per proteggere il pianeta dai cambiamenti climatici, e che le nazioni danneggiate possono avere diritto a un risarcimento.
Il bosco Lanerossi a Vicenza è salvo, rimarrà un bosco urbano: «IRICAV 2 e RFI cercheranno soluzioni alternative per l'area di cantiere» lo fanno sapere i comitati che si sono battuti per salvare gli alberi. Che ora vogliono salvare anche il bosco di Ca' Alte.
Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione «hanno dato ragione a Greenpeace Italia, ReCommon e 12 cittadine e cittadini che nei mesi scorsi avevano fatto ricorso alla Suprema Corte, chiedendo se in Italia fosse possibile o meno avere giustizia climatica»: lo fanno sapere le associazioni interessate.
«Il Ministro Lollobrigida e Lavazza, come altri ministri europei e multinazionali come Mondelez, purtroppo fanno parte del fronte che, invece di concentrarsi sull’attuazione del Regolamento europeo per smettere di importare deforestazione (EUDR), vorrebbe indebolirlo»: lo denuncia Greenpeace in una nota.
In Tanzania, i Masai hanno chiesto a Volkswagen di ritirarsi da un controverso programma di crediti di carbonio che viola i loro diritti e minaccia di distruggere i loro mezzi di sussistenza. Lo fa sapere Survival International.
Ogni anno nel mondo vengono prodotte circa 83 milioni di tonnellate di rifiuti tessili. Tra le principali destinazioni c’è l’Africa, che nel 2019 ha ricevuto il 46% del tessile usato dall’UE: per la metà si tratta di indumenti di scarto che inquinano l’ambiente. I dati di Greenpeace.
Nel 2024 si è raggiunto il record di temperature sia a livello globale sia nel bacino del Mediterraneo. In aumento anche le ondate di calore, sia in superficie sia lungo la colonna d’acqua. I dati nel rapporto di Greenpeace.
«Una sentenza che ripaga anni di impegno, di fatica, di notti insonni e di lotta collettiva. Una battaglia lunga e difficile che ci ha spesso fatto sentire come Davide contro Golia»: così le Mamme No Pfas a commento delle 11 condanne che il Tribunale di Vicenza ha inflitto a conclusione del processo Miteni per inquinamento da Pfas.
Il governo indonesiano dovrebbe annunciare la costruzione di una fabbrica di batterie per auto elettriche sull’isola di Halmahera. Un progetto che causerebbe la distruzione del popolo incontattato che vive sull’isola»: ad affermarlo è Survival International.
Il processo Miteni per inquinamento da Pfas si è chiuso a Vicenza con 11 condanne per un totale di 141 anni di carcere. La contaminazione ambientale ha interessato in Veneto le falde acquifere delle province di Vicenza, Padova e Verona.
Nuovi dati raccolti e analizzati dal collettivo internazionale di giornalisti AGtivist hanno permesso di mappare gli allevamenti industriali in Europa, in particolare le cosiddette “mega farms”, enormi stabilimenti con una concentrazione particolarmente elevata di animali.
Dopo quasi un decennio di riprese (2016-2025) il docu-film-inchiesta “Taranto chiama”, finanziato attraverso una campagna di crowdfunding, approda su OpenDDB. E parte un tour di proiezioni in Italia e in Europa.
«In Italia, con il pretesto dell’energia “verde”, la transizione energetica rischia sempre più di diventare un’operazione speculativa, guidata da logiche affaristiche e da pressioni politiche che nulla hanno a che vedere con l’interesse pubblico»: lo denuncia la coalizione TESS.
«L’accordo commerciale tra l’Unione Europea e i Paesi del Mercosur (Brasile, Argentina, Paraguay e Uruguay) rischia di avere effetti devastanti su ambiente, clima e agricoltura sostenibile mentre a guadagnarci sarebbero solo pochi colossi agroindustriali»: lo denuncia Greenpeace.
WWF Italia ha lanciato una mobilitazione contro il disegno di legge che modifica la normativa sulla caccia «a cui si sta lavorando negli uffici del ministro dell’Agricoltura» spiega. E lo fa lanciando la petizione “Stop Caccia Selvaggia” alla quale si può aderire.
ReCommon è intervenuta per la prima volta all’assemblea degli azionisti di Snam in qualità di “azionista critico” per chiedere alla dirigenza della società di cessare le sue controverse relazioni con società private israeliane.
«L’indifferenza dei più, la miopia e la sete del profitto di una parte dell’industria sta uccidendo la biodiversità, l’unica ricchezza in grado di salvarci. Il degrado ambientale che stiamo vivendo è causa di povertà, costringe milioni di persone a migrare e concorre a innescare conflitti»: lo afferma Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia.
Sentenza storica del Tribunale di Vicenza, che ha riconosciuto i Pfas come causa della morte di un operaio. Greenpeace: «Il governo metta al bando uso e produzione dei Pfas in italia».
«Piatti, bicchieri e posate in plastica diventati da “usa e getta” a “usa e getta riutilizzabile”: un raggiro della normativa che sta portando a un ritorno della plastica sul mercato a danno dell’ambiente e della biodiversità»: Legambiente lancia una petizione.