Domenica 26 Marzo alle ore 21 al cinema Odeon sarà proiettato “Capire il passato per vivere felici”. L’evento, in prima nazionale, è organizzato dall’Odeon in collaborazione con Terra Nuova Edizioni, Italia che Cambia, GreenApes, Movimento Decrescita Felice e Navdanya International. Il film di Helena Norberg-Hodge (che sarà in videocollegamento via Skype), tra le otto attiviste ambientaliste più importanti del mondo, già autrice del pluripremiato “L’economia della felicità” (2011), racconta del Ladakh, o “Piccolo Tibet”, una terra di selvaggia bellezza posta sull’altopiano dell’Himalaya occidentale, dal clima estremo. Eppure, per più di mille anni, è stata sede di una fiorente cultura, dove regnavano benessere relazionale e affettivo, condivisione, felicità vera e una perfetta armonia ecologica… Poi nel 1975 sono state aperte le frontiere ed è arrivato lo sviluppo. Il Ladakh è passato in brevissimo tempo da una cultura basata sulla tradizione, l’agricoltura e l’allevamento ad una modernità spinta sul modello occidentale. Gli effetti di questo repentino cambiamento sono stati molto evidenti e devastanti.
Si è passati da una modello di condivisione e di interconnessione sia tra persone, sia tra persone e natura che caratterizzava le società tradizionali, a un sistema fondato sull’individualismo e la competizione tipico della modernità. Dal lavoro nei campi, al pascolo degli animali, al momento della morte e del lutto, ma anche in quello delle nascite e dei matrimoni, non c’era nessuno che dovesse cavarsela da sé ma tutti potevano contare sulla collaborazione, l’affetto e la stima degli altri. La filosofia buddhista dava alle persone la certezza della interconnessone profonda di tutte le cose e incoraggiava il sentimento di fratellanza con uomini, animali, vegetali. I rapporti con la minoranza musulmana e in piccola parte indù del paese, sono stati ottimi per secoli e si sono disgregati negli ultimi anni.
In Ladakh vigeva un perfetto sistema di equilibrio ecologico, nessuna risorsa era sprecata ma tutto era riciclato secondo i modelli ciclici naturali. Bambini, vecchi, adulti vivevano relazione affettive profondamente soddisfacenti nella consapevolezza che ogni fase della vita è indispensabile e sacra.
Tashi Rabgyas (il massimo esperto ladhako di filosofia buddista), Yeshe Angmo (operatrice sanitaria con grande esperienza nella regione himalayana), l’agricoltrice Tsering Dolka e molti altri ci spiegano come in pochi anni abbiano visto arrivare in Ladhak non solo l’inquinamento, ma anche le divisioni, l’intolleranza e l’avidità.
“Capire il passato per vivere felici”pone domande decisive sulla nozione stessa di progresso ed esplora le cause profonde del malessere della società industriale. Allo stesso tempo, la storia del Ladakh serve come fonte di ispirazione per il nostro futuro.
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