Convegno “La pedagogia del bosco in Italia: percorsi, traguardi e prospettive”
homepage h2
Quando
Sabato 23 Novembre 2019
Dove
Cascina Centro Parco al Parco Nord di Milano (Via Clerici 150 a Cinisello Balsamo, dista 10 min a piedi dalla fermata metro Lilla Bignami)
Si intitola “La pedagogia del bosco in Italia: percorsi, traguardi e prospettive” il convegno organizzato da “Pedagogia nel bosco – Ricerca e formazione” a Milano per sabato 23 novembre.
L’appuntamento è alla Cascina Centro Parco al Parco Nord di Milano (Via Clerici 150 a Cinisello Balsamo, dista 10 min a piedi dalla fermata metro Lilla Bignami) il 23 novembre dalle 9 alle 17.30. “Tutta un’altra scuola” è mediapartner del convegno.
Terra Nuova Edizioni ha anche pubblicato il libro “Pedagogia del bosco” di Selima Negro.
“Tutta un’altra scuola” è mediapartner dell’evento.
Tema
Dentro l’ampia cornice dell’educazione all’aperto e in natura, la pedagogia del bosco propone una particolare visione dell’infanzia e dell’apprendimento che vede nel selvatico un ambiente ideale per sostenere i percorsi di apprendimento auto-diretto di bambine e bambini. Questo approccio pedagogico è nato in Danimarca negli anni Cinquanta e dagli anni Novanta si è affermato in diverse parti del mondo, con esempi interessanti in Canada, India, Australia, Nuova Zelanda, Brasile e molti paesi d’Europa.
In Italia, la pedagogia del bosco si è diffusa più recentemente sulla spinta di un forte bisogno di cambiamento sentito da genitori, educatori e insegnanti insoddisfatti della scuola tradizionale. Ne è emerso un panorama variegato con esperienze educative sviluppate da soggetti diversi (asili nido e scuole private, associazioni, scuole pubbliche dell’infanzia e primarie), in ambienti differenti (dai boschi alle spiagge ai parchi urbani) e con molteplici modelli di riferimento (gli Skovbørnehave danesi, le Forest Schools inglesi o i Waldkindergartens tedeschi).
Questa eterogeneità, insieme alla giovane storia della pedagogia del bosco in Italia, suggeriscono l’importanza di aprire un dialogo critico sul pensiero e le pratiche che sostengono questo approccio pedagogico nelle specificità del contesto italiano. Il convegno ambisce a mettere a fuoco l’identità che sta assumendo la pedagogia del bosco oggi in Italia per valorizzarne le sfaccettature, celebrare i traguardi, individuare le criticità, anticipare le difficoltà, e aprirsi a nuove sfide e prospettive.
Obiettivi
Il convegno si propone come un appuntamento annuale di dialogo, formazione e aggiornamento sulla pedagogia del bosco dove mettere in contatto pratiche e teorie in ambito nazionale e internazionale.
Chi parteciperà al convegno potrà:
-
Acquisire strumenti per progettare, gestire e promuovere progetti educativi ispirati alla pedagogia del bosco
-
Formarsi come accompagnatore e accompagnatrice nel bosco
-
Aggiornarsi sulle ultime ricerche nell’ambito della pedagogia del bosco
-
Fare rete con altri progetti di pedagogia del bosco in Italia
-
Dialogare con alcuni dei protagonisti della pedagogia del bosco in Italia e in Europa
Chi
Il convegno è organizzato da Pedagogia del Bosco – Ricerca e Formazione. Si tratta di un gruppo di lavoro composto da accompagnatrici dei progetti di libera immersione in natura di Fuori dalla scuola che si dedica dal 2014 allo studio, all’approfondimento e alla formazione sulle tematiche e le esperienze di pedagogia del bosco in tutto il mondo. Ci occupiamo di divulgazione, ricerca e organizziamo ogni anno diversi per-corsi di formazione dedicati a tutti coloro che vogliono diventare accompagnatori, primo fra tutti il percorso annuale della Scuola di Pedagogia del Bosco.
Target
Il convegno è rivolto a educatori, insegnanti, ricercatori, professionisti, genitori e chiunque abbia un sincero interesse per la pedagogia del bosco.
Strumenti
Il convegno si propone di raggiungere gli obiettivi dichiarati attraverso la costruzione di diversi contesti di ascolto e confronto (la plenaria, gli approfondimenti in piccoli gruppi, i dibattiti, i workshop) e valorizzando l’utilizzo di molteplici linguaggi (la parola, il video e l’immagine).
In particolare, il convegno propone:
Un keynote speach:
Mark Leather è professore di Outdoor learning e Outdoor education alla Plymouth Marjon University in Gran Bretagna. Ha scritto alcuni articoli molto significativi che provano a tracciare una critica costruttiva al movimento delle Forest School in Gran Bretagna:
La mia critica alla Forest School [si focalizza sul fatto che] nel Regno Unito questo approccio [sia diventato] un marchio per l’educazione all’aperto, una forma di imperialismo culturale, che viene presentato come adatto a qualunque esigenza.
Secondo me, nel mondo dell’educazione, questo non può funzionare.
Ciò che amo della Forest School sono le attività iniziate e guidate dai bambini, l’enfasi sul gioco spontaneo all’aperto e – come spiego nei miei articoli- questi punti non sono molto sviluppati [nel dibattito sulla Forest School].
Davvero preoccupante è la svolta aziendalista, il bisogno di mercificare, di costruire un ente e stabilire dei livelli di qualifica per poi promuovere nient’altro che una pratica di educazione all’aperto molto tradizionale.
Ciò che amo dell’approccio che chiamiamo Forest School [e che si sta realizzando] è che vediamo sempre più bambini che, fin da piccoli, vengono portati in natura da sempre più adulti e questa non può che essere una cosa positiva.
Secondo me, nel mondo dell’educazione, questo non può funzionare.
Ciò che amo della Forest School sono le attività iniziate e guidate dai bambini, l’enfasi sul gioco spontaneo all’aperto e – come spiego nei miei articoli- questi punti non sono molto sviluppati [nel dibattito sulla Forest School].
Davvero preoccupante è la svolta aziendalista, il bisogno di mercificare, di costruire un ente e stabilire dei livelli di qualifica per poi promuovere nient’altro che una pratica di educazione all’aperto molto tradizionale.
Ciò che amo dell’approccio che chiamiamo Forest School [e che si sta realizzando] è che vediamo sempre più bambini che, fin da piccoli, vengono portati in natura da sempre più adulti e questa non può che essere una cosa positiva.
Due confronti in plenaria fra vari esperti che discuteranno:
-
l’identità della pedagogia del bosco, con:
Michela Schenetti (Università di Bologna)
Juan Carlos Usellini (Comitato per la promozione dell’educazione in natura)
Selima Negro (Pedagogia del bosco. Ricerca e formazione)
Paolo Mai (Asilo nel bosco di Ostia).
-
la diffusione della pedagogia del bosco in diversi contesti nazionali, istituzionali e culturali, nei suoi modelli integrato e integrale, con:
Maja Antonietti (Università di Modena e Reggio Emilia)
Davide Fattori (Cooperativa Canalescuola)
Irene Salvaterra (Fondazione Villa Ghigi)
Danilo Casertano (Scuole Naturali)
Quattro temi di approfondimento in piccoli gruppi:
-
formazione;
-
gioco spontaneo e apprendimenti;
-
comunicazione, immaginario, ricerca e pubblicazioni;
-
il ruolo di accompagnatori e accompagnatrici.
Un dibattito fra esponenti di spicco della pedagogia del bosco:
-
la costruzione della comunità educante e il ruolo delle famiglie.
Tre workshop per acquisire competenze pratiche su:
-
(in aggiornamento)
Esposizione di posters scientifici sulle ultime ricerche nell’ambito della pedagogia del bosco e proiezioni di video originali sul tema.
Proiezione di out-takes dal documentario ancora in produzione Forest hymn for little girls di Sara Bonaventura.
Proiezione videointervista con Mel McCree (Free Range Creativity).
Registrazione e modalità di pagamento
Per registrarsi alla conferenza, bisognerà compilare il seguente modulo:
(clicca sulla scritta qui sopra per aprire e compilare il modulo).
La tariffa ridotta, per tutti coloro che verseranno la quota di iscrizione entro il 20/08/2019, è di 50,00 Euro.
La quota intera è di 70,00 Euro.