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Festival dello scec

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Quando
Da Sabato 29 Settembre 2012 a Domenica 30 Settembre 2012

Dove
Modena

Tagliare i prezzi dal 10 al 30% e rimettere in moto l’economia locale. Sembra fantascienza. E invece è l’obiettivo dello Scec. L’acronimo SCEC sta per “Sconto che cammina”. Ad inventarlo è stato un gruppo di economisti ed imprenditori che hanno dato vita all’associazione Arcipelago Scec.
Gli Scec sono buoni sconto con tagli che vanno da 0,50 a 20 scec. Lo Scec, pur avendone l’aspetto, non è una moneta complementare. Non è convertibile in euro. Può venire utilizzato solo come sconto ed utilizzato insieme all’euro di cui acquista l’identico valore. Lo sconto mediamente praticato nel circuito degli accettatori va dal 10% al 30%.
Arcipelago Scec conta circa ventimila soci che hanno la possibilità di spendere i loro buoni in oltre duemilacinquecento aziende sparse in dodici regioni in Italia. Il valore degli Scec in circolazione ad oggi, corrisponde a circa quattro milioni di euro.
Cinema, falegnami, alimentari, pizzerie, ristoranti, officine, commercialisti, fiorai, come tutti gli accettatori che incassano Scec, possono poi riutilizzarli nei negozi del circuito Scec, contribuendo così a creare un ciclo virtuoso che sostiene e rafforza i rapporti umani ed economici all’interno della comunità locale. Utilizzando gli Scec infatti le comunità locali trattengono sul territorio la ricchezza ed evitano così il drenaggio finanziario della grande distribuzione, che assorbe il reddito del territorio per non reinvestirlo in loco, se non in minima parte. Inoltre, sostenendo le aziende locali, si incentiva la produzione e l’acquisto di prodotti genuini e di qualità, ad un prezzo contenuto per il consumatore ed adeguato per il produttore.
Ma per ricevere i primi 100 Scec come si fa? Basta iscriversi gratuitamente ad Arcipelago Scec tramite il sito ( www.scecservice.org) o contattando il proprio responsabile locale di riferimento. Per utilizzare gli Scec ci si deve recare presso un negozio o un professionista accettatore Scec. L’elenco degli accettatori è reperibile nelle pagine auree del sito. In pratica, se si vuole comprare un vestito che costa 100 euro presso un negozio che accetta il 10% in Scec, si pagheranno 90 euro e i restanti 10 in Scec. Una volta finiti gli Scec se ne possono richiedere altri e sarà l’isola regionale a decidere se emetterne di nuovi. Ma è possibile acquisire Scec anche scambiando servizi fra soci come quelli delle Banche del Tempo. In questo caso ci si iscriverà ad Arcipelago Scec come accettatori senza partita iva.
Nel 2010, l’Agenzia delle Entrate ha dato finalmente parere positivo alla legittimità legale dello Scec. Per i commercianti, lo Scec corrisponde a uno “sconto incondizionato” e come tale va contabilizzato. La differenza rispetto ai buoni sconto tradizionali è che può essere riutilizzato. Timori di falsificazione non ce ne sono: gli Scec sono numerati e stampati con meccanismi di sicurezza, esiste il conto online e comunque sono solo buoni sconto. Per affrontare la crisi lo Scec è un mezzo. Il fine siamo NOI.
Al festival dello scec possono partecipare tutti. Di seguito il programma:
Sabato 29 ore 11.00 – Transizione: “In cammino verso una società senza petrolio”. Relatore: Massimo Giorgini, facilitatore di Transition Italia
Sabato 29 ore 17.00 – Lo Scec: “La piccola rivoluzione dell’economia in tempo di crisi”. Relatore: andrea Di Furia, giornalista, economista, scrittore.
Domenica 30 ore 11.00 – La banca del tempo: “Riscoprire il gusto del dono che arricchisce”. Relatore: Ettore Denis Morsini, vicepresidente della Banca del Tempo di Modena.
Domenica 30 ore 17.00 – Decrescita felice: “Chi crede nella crescita infinita è un folle o un economista”. Relatore: Pier Paolo Dal Monte del Movimento Decrescita Felice.
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