Fiera della sostenibilità – Settima edizione
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Quando
Da Venerdì 14 Settembre 2012
a Domenica 16 Settembre 2012
Dove
Piazza Amiani e Istituto Comprensivo Statale “G. Padalino” , Fano (PU)
Davanti a una società in evidente crisi, quali strumenti possono aiutarci ad affrontare il passaggio tra l’attuale modello economico-sociale e un futuro tutto da definire? E’ possibile immaginare, dall’interno di un sistema in rapido cambiamento, percorsi che ridefiniscano le basi materiali e culturali delle società cosiddette sviluppate? Quali buone pratiche concorrono alla elaborazione di modelli di sviluppo dal punto di vista dell’economia, della politica e della cultura?
Di questo si occuperà la settima edizione della Fiera della Sostenibilità, affrontando il tema della transizione intesa come percorso di partecipazione e condivisione per la costruzione di nuovi modelli di società, più solidali e sostenibili.
Si tratterà allora di mettere a fuoco le dinamiche del cambiamento, superando le solitudini dei nuovi stili di vita intese come scelte individuali, per individuare approcci sistemici. I modelli di transizione – come le Transition Towns nate in Inghilterra – prevedono processi governati dal basso e la costruzione di una rete sociale e solidale molto forte tra gli abitanti delle comunità e tra le singole comunità e gli altri livelli di relazione: regionale, nazionale, internazionale e globale.
Principio fondamentale della transizione è il concetto di resilienza, ossia la capacità di un ecosistema di autoripararsi dopo un danno, utilizzando strumenti già esistenti. Il tutto facendo sì che i suoi componenti riprendano fiducia l’uno nell’altro, a partire dalla strada e dal quartiere in cui vivono. Nelle attività di transizione la resilienza è quindi la capacità di una comunità di affrontare le difficoltà e i cambiamenti senza subire traumi e degenerazioni. Intessere una rete di relazioni, allora, diventa strumento indispensabile e prioritario per costruire una società più giusta, equa, ed inclusiva.
Si tratterà allora di mettere a fuoco le dinamiche del cambiamento, superando le solitudini dei nuovi stili di vita intese come scelte individuali, per individuare approcci sistemici. I modelli di transizione – come le Transition Towns nate in Inghilterra – prevedono processi governati dal basso e la costruzione di una rete sociale e solidale molto forte tra gli abitanti delle comunità e tra le singole comunità e gli altri livelli di relazione: regionale, nazionale, internazionale e globale.
Principio fondamentale della transizione è il concetto di resilienza, ossia la capacità di un ecosistema di autoripararsi dopo un danno, utilizzando strumenti già esistenti. Il tutto facendo sì che i suoi componenti riprendano fiducia l’uno nell’altro, a partire dalla strada e dal quartiere in cui vivono. Nelle attività di transizione la resilienza è quindi la capacità di una comunità di affrontare le difficoltà e i cambiamenti senza subire traumi e degenerazioni. Intessere una rete di relazioni, allora, diventa strumento indispensabile e prioritario per costruire una società più giusta, equa, ed inclusiva.
Programma e altre informazioni su www.fieradellasostenibilita.org