Firenze accoglie il 39° Convegno Internazionale dell’Agricoltura Biodinamica
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Agricoltura come Arte Sociale
28, 29 e 30 novembre 2025
Con il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, della Regione Toscana e del Comune di Firenze
Firenze si prepara a diventare, per tre giorni, il cuore pulsante di un dibattito che intreccia scienza, cultura e impegno civile. Dal 28 al 30 novembre 2025 si svolgerà il 39° Convegno Internazionale dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica, dal titolo evocativo “Agricoltura come Arte Sociale”. Non un semplice incontro tecnico, ma un vero laboratorio di pensiero e di pratica, che vede il sostegno delle istituzioni nazionali e locali e si inserisce nel progetto Innovazionebio, dedicato a rafforzare i sistemi di conoscenza e innovazione in agricoltura.
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Venerdi 21 novembre –
Ore 19:15 – 20:15
link per collegarsi tramite zoom
Collegati direttamente al link ….e gli organizzatori illustreranno il programma e saranno a disposizione per qualsiasi chiarimento anche logistico.
La vigilia: un’introduzione tra pensiero e convivialità
Il pre-convegno di venerdì 28 novembre, ospitato dall’Istituto APAB, sarà un momento di apertura che già annuncia il tono della manifestazione. Dopo i saluti di Rosastella Fallah, presidente della Società Antroposofica in Italia, e di Tatiana Senatori del gruppo Jeanne d’Arc Firenze, la parola passerà a Emilio Ferrario e Carlo Triarico, che guideranno una riflessione su “Antroposofia e conoscenza della natura”. Sarà un’occasione per ritrovare le radici culturali e spirituali dell’agricoltura biodinamica, prima di concludere la serata con una degustazione a cura dell’istituto APAB, dove il cibo diventa esperienza di comunità e di condivisione.
Sabato: la ricerca e l’arte sociale al centro
Sabato 29 novembre, nella sala Pegaso di Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati in piazza Duomo, il convegno entrerà nel vivo. Dopo i saluti istituzionali della Città Metropolitana di Firenze e della Regione Toscana, la mattina sarà dedicata alla ricerca scientifica in bioagricoltura in Italia.
La tavola rotonda, moderata da Carlo Triarico, vedrà protagonisti studiosi e ricercatori di primo piano. Alessandro Piccolo, presidente della Società Italiana di Scienze Biodinamiche e già professore ordinario di chimica del suolo all’Università Federico II di Napoli, presenterà “Humus e bioagricoltura, risultati e prospettive di ricerca”. Luca Colombo, segretario generale della Fondazione Italiana per la Ricerca in Agricoltura Biologica e Biodinamica (FIRAB), offrirà una panoramica su “La ricerca bio italiana nella cornice europea”. Marco Serventi, direttore della rivista Terra Biodinamica, racconterà il ruolo di una pubblicazione scientifica per la ricerca in bioagricoltura”. Silvia Rolandi di Slow Food, con “L’importanza della ricerca bio per l’alimentazione”, completerà il quadro.
La seconda tavola rotonda allargherà lo sguardo alle prospettive della ricerca. Christopher Brock, del Forschungsring tedesco, e Liron Israeli, ricercatore, presenteranno la proposta di progetto europeo FlowAfrica. Donato Ciofini, dell’azienda agricola La Vialla, racconterà il lavoro compiuto negli anni a sostegno della ricerca applicata ai sistemi agricoli e con un approccio orientato all’economia circolare. Pamela Vignolini, dell’Università di Firenze, illustrerà il progetto PizzAgricola, dedicato alla valorizzazione circolare delle matrici vegetali. Gloria Germani, ecofilosofa e scrittrice, porterà una riflessione su “L’importanza della bio-agricoltura nel rivoluzionario cambio di paradigma in atto”. Infine, Emilio Ferrario offrirà una “Breve introduzione al goetheanismo scientifico”.
Il pomeriggio sarà dedicato al tema dell’arte sociale per una terra comune, con interventi di WWF, FAI, Organic Cities Network Europe, Navdanya International, Crocevia, Biodistretto Montalbano e aziende agricole biologiche punto di riferimento per il proprio territorio locale e regionale come l’azienda Poggio di Camporbiano, moderati da Federica Ferrario di Terra! A seguire, la tavola rotonda “La terra comune nei territori bio”, moderata da Lucio Cavazzoni, vedrà la partecipazione di, Silvia Francescon (Unione Buddhisti Italiana), Maurizio Agostino (Rete HUMUS), Paolo Burani (Regione Emilia Romagna) e Paola Galgani, vicesindaca di Firenze.
La giornata si concluderà con un percorso guidato nel centro di Firenze, una degustazione presso APAB e sessioni di lavoro parallele su tre temi: Arte sociale per una terra comune, Nuove ricerche per una nuova agricoltura, Tecniche, preparati e nuovi mezzi tecnici.
Domenica: tecniche e prospettive per il futuro
Domenica 30 novembre, presso la Sala Verde del complesso APAB, i gruppi di lavoro riprenderanno al mattino, seguiti dalla grande tavola rotonda “Tecniche e ricerche”, moderata da Domenico Genovesi.
Qui si intrecceranno esperienze concrete e riflessioni scientifiche: Michele Lorenzetti parlerà di “Tecniche e applicazioni in viticoltura”, Elisa D’Aloisio affronterà il tema “Biologico e i rischi dei nuovi OGM”, Serena Bellandi (ISDE) discuterà di “Cibo sano e bio”, mentre Cristina Marello porterà un contributo su “Biodiversità e viticoltura biologica”. Martina Martignoni, di Mondeggi Bene Comune, racconterà le “Tecniche rigenerative in campo”. Nadia Savino, project manager, presenterà “Una OP promossa dall’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica”. Egidio Raimondi, bioarchitetto, offrirà il suo sguardo interdisciplinare. Infine, Valentina Carlà Campa presenterà il progetto Innovazionebio per la coesione dei territori: sistema di conoscenza e innovazione in agricoltura (AKIS), living labs e aziende faro.
Il convegno si chiuderà con le conclusioni del presidente Carlo Triarico, che raccoglierà i fili di due giornate intense e restituirà la visione di un’agricoltura intesa come arte sociale, capace di generare cultura, solidarietà e speranza.
Un invito aperto
Il convegno non è solo un appuntamento per addetti ai lavori, ma un’occasione per cittadini, studenti e operatori agricoli di entrare in un dibattito vivo sul futuro dell’agricoltura. Firenze diventa così un crocevia di idee e pratiche, dove la scienza incontra la filosofia, le istituzioni dialogano con le aziende agricole e la cittadinanza è chiamata a sentirsi parte di un progetto comune.
Partecipare significa entrare in un percorso che guarda all’agricoltura come bene comune, come arte sociale che unisce ricerca, cultura e responsabilità.
Agricoltura come Arte Sociale- XXXIX Convegno Internazionale 28-29-30 novembre 2025


