Incontro pubblico “Lottare per i sistemi sementieri contadini”
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Quando
Venerdì 11 Novembre 2022
Dove
Casa del Popolo San Bartolo di Cintoia, Via San Bartolo di Cintoia 95, FIRENZE
Venerdì 11 novembre a Firenze si terrà l’incontro dal titolo “Lottare per i sistemi sementieri contadini” organizzato da Associazione Rurale Italiana (ARI), Coordinamento Europeo Via Campesina (ECVC) e Coalizione “Italia Libera da OGM”.
L’incontro sarà alle 14.30 alla Casa del popolo San Bartolo di Cintoia, Via San Bartolo di Cintoia 95 a Firenze.
«Questo incontro mira a ribadire l’importanza fondamentale della gestione ed il controllo diretto dei sistemi sementieri da parte dei contadini e delle contadine e il rifiuto totale di scorciatoie biotecnologiche che li espropriano ulteriormente del diritto sancito dai trattati internazionali e dalla Dichiarazione ONU sui diritti dei contadini e delle altre persone che lavorano nelle aree rurali (UNDROP) – spiega ARI – Il sistema sementiero contadino è una realtà sociale, economica e culturale che si è sviluppata nel corso dei secoli, che si basa sui diritti e sull’azione collettiva dei contadini. Tuttavia, questo sistema è costantemente minacciato dal sistema sementiero industriale. L’incontro mira a rinsaldare la convergenza con le organizzazioni sociali di questo Paese per la lotta per la Sovranità Alimentare, oggi strumentalizzata dalla destra al potere ma che è e deve rimanere obiettivo fondamentale delle popolazioni verso l’autodeterminazione dei sistemi agricoli e alimentari, contro il dominio delle politiche agricole usate come strumento di potere e di sopraffazione dalle lobby agroindustriali e della Grande Distribuzione Organizzata (GDO). L’appuntamento non è per “addetti ai lavori”, ma per tutte le persone che hanno qualcosa da dire sulla gestione delle sementi da parte di chi le usa per produrre cibo per tutti e tutte. Vorremmo che l’incontro diventasse opportunità per discutere e definire le tappe della lotta comune per la Sovranità Alimentare, in solidarietà con tutti i contadini e le contadine del mondo».