“Pane e poesia”, ciclo di incontri con Gabriele Bindi
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Pane e pasta sono i simboli del Made in Italy ma con quali grani sono fatti? Spesso si tratta di farine di bassa qualità con grani importati, nonostante sul territorio italiano sia possibile coltivare grani con alto valore nutritivo. Verna, Gentilrosso, Timilìa, Perciasacchi, Carosella sono solo alcuni dei grani che si coltivavano un tempo in Italia e che oggi tornano alla ribalta per motivi agronomici e nutrizionali. La riscoperta dei frumenti antichi da parte di consumatori e agricoltori è una vera rivoluzione che assicura vantaggi per la salute e la biodiversità delle campagne.
IL LIBRO
pochi conoscono realmente, con il rischio di confonderli, di non capirne le potenzialità e di lasciare il campo a facili speculazioni.
Conviene tornare a coltivare e consumare i frumenti del passato, e quali sono i più adatti? Cosa dice la ricerca scientifica su allergie e intolleranze al grano? Dove si trovano le farine migliori?
Domande che in questo libro trovano una risposta grazie all’incontro con nutrizionisti, genetisti, agronomi, e tanti nuovi agricoltori che in tutta Italia stanno riscoprendo le antiche varietà di frumento.
Dopo una breve rassegna dei problemi creati dal mercato globale del grano, il libro presenta le realtà da decenni impegnate nel recupero dei grani antichi: la loro storia, cosa e come coltivano, cosa e dove vendono i loro prodotti.
Splendide foto accompagnano il racconto, documentando un pezzo di storia italiana di cui possiamo essere fieri.
La seconda parte del libro è dedicata a un avvincente viaggio nelle regioni italiane, a caccia di spighe, pastifici, forni, mulini a pietra e contadini, in una fitta trama di esperienze autentiche per la ricostruzione di una filiera del cibo ecologica e salutare.