Terra di tutti Film Festival
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SI ACCENDONO I RIFLETTORI SUL SUD DEL MONDO
La rassegna Terra di tutti Film Festival porta a Bologna ospiti internazionali, documentari e cinema su migrazioni e nuove povertà, lotte per i diritti e le risorse, tutela dell’ambiente e biodiversità.
Appuntamento dal 2 al 14 ottobre con l’apertura affidata al regista filippino Brillante Mendoza, che presenterà Thy Womb e l’anteprima italiana di Captive. In programma anche gli audiodoc Volti di Tahrir, il documentario di Anna Maria Selini sul processo per la morte di Vittorio Arrigoni Vik Utopia, il film sul fondatore del movimento degli indiani d’America A good day to die.
La rassegna Terra di tutti Film Festival porta a Bologna ospiti internazionali, documentari e cinema su migrazioni e nuove povertà, lotte per i diritti e le risorse, tutela dell’ambiente e biodiversità.
Appuntamento dal 2 al 14 ottobre con l’apertura affidata al regista filippino Brillante Mendoza, che presenterà Thy Womb e l’anteprima italiana di Captive. In programma anche gli audiodoc Volti di Tahrir, il documentario di Anna Maria Selini sul processo per la morte di Vittorio Arrigoni Vik Utopia, il film sul fondatore del movimento degli indiani d’America A good day to die.
La vita nelle miniere della Cina, i Balcani a 20 anni dall’assedio di Sarajevo, i giovani palestinesi e il parkour per superare le barriere, la lotta delle donne indiane contro gli uomini violenti. Le storie dimenticate da media mainstream si ritrovano al Terra di Tutti Film Festival, la rassegna internazionale di cinema e documentario dal sud del mondo organizzata per la sua sesta edizione dalle ong Cospe e Gvc.
Cresciuta nei luoghi e nei protagonisti, la kermesse inaugura il 2 ottobre con il regista filippino Brillante Mendoza ed entra nel vivo dall’11 al 14 ottobre al cinema Lumière di Bologna (via Azzo Gardino, 65) con le sessioni gratuite di proiezione dedicate alle frontiere invisibili della “Fortezza Europa”, all’Afghanistan, allo
sfruttamento globale dell’ambiente e del lavoro e alle strategie di resistenza messe in atto dagli “eretici” del capitalismo anche in Italia. E ancora, gli audiodoc sulla primavera araba in piazza Tahrir, i reportages vincitori del Premio Ilaria Alpi e i video provenienti da Gender Bender, dal Festival delle Terre di Roma, da
Tutti nello stesso piatto di Trento, dal ConCorto di Piacenza.
“Il festival si apre alla città di Bologna coinvolgendo, oltre al cinema Lumière, anche gli spazi sociali, culturali e l’università per allargare l’interesse verso i temi e i percorsi che il TTFF di cerca di raccontare in 50 visioni cinematografiche, incontri e seminari con registi e produttori – dicono Jonathan Ferramola di Cospe e Stefania Piccinelli di Gvc, direttori artistici del Terra di Tutti –. La doppia anteprima con Brillante Mendoza testimonia il rapporto con la Cineteca di Bologna e il consolidamento di un percorso che coniuga il cinema d’autore con la narrazione di valori come la sostenibilità, il rispetto dei diritti umani, l’attenzione alle nuove cittadinanze. Tutto questo dimostra che, anche con budget limitati, è possibile fare cultura d’alto livello e garantirne un accesso il più universale possibile”.
Tutte le proiezioni del TTFF sono gratuite ad esclusione delle première del 2 ottobre, Thy Womb e Captive.
Per queste ultime è possibile richiedere un coupon a info@terradituttifilmfestival.org inserendo il proprio nome e cognome nella mail: i primi 30 spettatori riceveranno un biglietto d’ingresso gratuito, gli altri avranno diritto a un ingresso scontato a 4 euro a proiezione. Il prezzo d’ingresso intero è di 6 euro (ridotto
4,50 euro, studenti 4 euro). Il programma del festival è disponibile su www.terradituttifilmfestival.org.
Cresciuta nei luoghi e nei protagonisti, la kermesse inaugura il 2 ottobre con il regista filippino Brillante Mendoza ed entra nel vivo dall’11 al 14 ottobre al cinema Lumière di Bologna (via Azzo Gardino, 65) con le sessioni gratuite di proiezione dedicate alle frontiere invisibili della “Fortezza Europa”, all’Afghanistan, allo
sfruttamento globale dell’ambiente e del lavoro e alle strategie di resistenza messe in atto dagli “eretici” del capitalismo anche in Italia. E ancora, gli audiodoc sulla primavera araba in piazza Tahrir, i reportages vincitori del Premio Ilaria Alpi e i video provenienti da Gender Bender, dal Festival delle Terre di Roma, da
Tutti nello stesso piatto di Trento, dal ConCorto di Piacenza.
“Il festival si apre alla città di Bologna coinvolgendo, oltre al cinema Lumière, anche gli spazi sociali, culturali e l’università per allargare l’interesse verso i temi e i percorsi che il TTFF di cerca di raccontare in 50 visioni cinematografiche, incontri e seminari con registi e produttori – dicono Jonathan Ferramola di Cospe e Stefania Piccinelli di Gvc, direttori artistici del Terra di Tutti –. La doppia anteprima con Brillante Mendoza testimonia il rapporto con la Cineteca di Bologna e il consolidamento di un percorso che coniuga il cinema d’autore con la narrazione di valori come la sostenibilità, il rispetto dei diritti umani, l’attenzione alle nuove cittadinanze. Tutto questo dimostra che, anche con budget limitati, è possibile fare cultura d’alto livello e garantirne un accesso il più universale possibile”.
Tutte le proiezioni del TTFF sono gratuite ad esclusione delle première del 2 ottobre, Thy Womb e Captive.
Per queste ultime è possibile richiedere un coupon a info@terradituttifilmfestival.org inserendo il proprio nome e cognome nella mail: i primi 30 spettatori riceveranno un biglietto d’ingresso gratuito, gli altri avranno diritto a un ingresso scontato a 4 euro a proiezione. Il prezzo d’ingresso intero è di 6 euro (ridotto
4,50 euro, studenti 4 euro). Il programma del festival è disponibile su www.terradituttifilmfestival.org.