Vandana Shiva presenta il film “Seed: the untold story”
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Il film ha come protagonisti la stessa Vandana Shiva, l’etologa e biologa Jane Goodall, l’avvocato e attivista Andrew Kimbell. È un documentario che segue la storia dei cosiddetti protettori dei semi, che custodiscono una tradizione di più di 12.000 anni. Nell’ultimo secolo il 94% delle varietà di semi è sparita, conseguenza del dominio delle multinazionali nel campo della biotecnologia chimica, con un controllo assoluto della filiera: non soltanto i semi, ma anche gli agricoltori, gli scienziati, gli avvocati. Di conseguenza chi oggi protegge i semi indigeni è protagonista di una battaglia, simile a quella di Davide contro Golia, per difendere il futuro del nostro cibo. La storia di questi instancabili eroi ci rimette in contatto con una delle nostre risorse fondamentali: la cultura dei semi. Il documentario, firmato da Taggart Siegel e Jon Betz, è stato prodotto dal Marisa Tomei, Marc Turtletaub e Phil Fairclough.
Quella di Vandana Shiva è innanzitutto la battaglia per la salvaguardia della diversità biologica e culturale contro le biotecnologie delle multinazionali agroalimentari. Per Vandana Shiva il modello di sviluppo proposto dai paesi occidentali non è uno sviluppo reale; vengono distrutte culture, tradizioni e modelli sociali per far posto a culture competitive il cui grado di civiltà è dato solo dal mercato. Il danno maggiore prodotto dalla civiltà industriale, è stata l’equazione donna-natura e la definizione di entrambe come passive, inerti, cioè materia prima da manipolare.
Il film Seed: the untold story fa parte del ciclo Serate per la nostra Terra, una serie di film sull’ambiente, l’ecologia e i nuovi paradigmi di pensiero, promosso dal Cinema Odeon di Firenze, Navdanya International e Terra Nuova Edizioni.