Weekend del mistero
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Quando
Da Venerdì 13 Novembre 2020
a Domenica 15 Novembre 2020
Dove
Civita di Bagnoregio e Bomarzo (Vt)
Sito web
Weekend-del-mistero
Tre giorni per scoprire alcuni dei luoghi più pittoreschi dell’Alto Lazio: tra boschi sacri e foreste incantate, città e parchi famosi in tutto il mondo che ancora conservano un velo di mistero e un lato segreto che cercheremo di scoprire insieme.
Civita di Bagnoregio, la città che muore incastonata nella valle dei calanchi offre uno scenario mozzafiato: un’isola in mezzo alla profonda vallata, raggiungibile solo da un lungo ponte sospeso che dà accesso a un borgo abbandonato alla fine del 1600; il cinquecentesco Parco dei Mostri di Bomarzo, un Bosco Sacro popolato da gigantesche sculture esoteriche rappresentanti draghi, orchi, animali mostruosi.
Ma oltre a questo anche paesaggi nascosti, ancora sconosciuti e inviolati: la “piramide etrusca”, antico altare preistorico scolpito in un gigantesco masso errante che ancora custodisce i suoi segreti millenari e il Bosco del Sasseto, un bosco monumentale magico, dove ogni albero sembra animarsi e anche le pietre prendono vita…
Ma oltre a questo anche paesaggi nascosti, ancora sconosciuti e inviolati: la “piramide etrusca”, antico altare preistorico scolpito in un gigantesco masso errante che ancora custodisce i suoi segreti millenari e il Bosco del Sasseto, un bosco monumentale magico, dove ogni albero sembra animarsi e anche le pietre prendono vita…
Ve 13: Civita di Bagnoregio e la valle dei Calanchi
5h – 6 km – [+/- 100]
Partendo da Lubriano ci godiamo una delle più belle viste panoramiche su Civita di Bagnoregio, percorrendo un sentiero ad anello nella valle dei calanchi, le caratteristiche colline di argilla. Trasferimento e visita a Civita di Bagnoregio, la città che muore: da quando un terremoto, alla fine del 1600, causò il crollo di parte della città, il borgo fu quasi completamente abbandonato. Oggi è un vero e proprio museo a cielo aperto, messo in sicurezza e raggiungibile solo da un lungo ponte pedonale.
Il pranzo è al sacco, al termine della giornata ci sistemiamo in agriturismo.
5h – 6 km – [+/- 100]
Partendo da Lubriano ci godiamo una delle più belle viste panoramiche su Civita di Bagnoregio, percorrendo un sentiero ad anello nella valle dei calanchi, le caratteristiche colline di argilla. Trasferimento e visita a Civita di Bagnoregio, la città che muore: da quando un terremoto, alla fine del 1600, causò il crollo di parte della città, il borgo fu quasi completamente abbandonato. Oggi è un vero e proprio museo a cielo aperto, messo in sicurezza e raggiungibile solo da un lungo ponte pedonale.
Il pranzo è al sacco, al termine della giornata ci sistemiamo in agriturismo.
Sa 14: Bomarzo – Il Sacro Bosco e il bosco magico
7 h – 7 km -[+/-100]
I massi erratici, scagliati centinaia di migliaia di anni fa dal vulcano diventano i protagonisti di un paese unico: Bomarzo. Il paese è famoso per le sculture ciclopiche del Sacro Bosco, che richiama ogni anno visitatori da tutto il mondo. Il turista distratto può pensare a un gioco decorativo, pochi sanno che invece le sculture sono intessute in una rete tra letteratura ed esoterismo.
Ma non sono solo queste le sorprese di Bomarzo: passeggiando in mezzo ai boschi al di fuori del parco, ci imbattiamo in opere monumentali ben più anriche. Altari preistorici, antiche abitazioni rupestri, vie cave romane…
Il pranzo è al sacco, al termine della giornata torneremo in agriturismo.
7 h – 7 km -[+/-100]
I massi erratici, scagliati centinaia di migliaia di anni fa dal vulcano diventano i protagonisti di un paese unico: Bomarzo. Il paese è famoso per le sculture ciclopiche del Sacro Bosco, che richiama ogni anno visitatori da tutto il mondo. Il turista distratto può pensare a un gioco decorativo, pochi sanno che invece le sculture sono intessute in una rete tra letteratura ed esoterismo.
Ma non sono solo queste le sorprese di Bomarzo: passeggiando in mezzo ai boschi al di fuori del parco, ci imbattiamo in opere monumentali ben più anriche. Altari preistorici, antiche abitazioni rupestri, vie cave romane…
Il pranzo è al sacco, al termine della giornata torneremo in agriturismo.
Do 15: Il bosco del Sasseto
6 h – 5 km – [+/-300]
Bosco di Biancaneve, bosco incantato, foresta stregata: luogo magico per eccellenza. Il bosco del Sasseto è un piccolo bosco monumentale popolato da decine di alberi secolari, dalle forme così contorte da sembrare creature imprigionate da qualche incantesimo remoto… Anche gli enormi massi, scagliati mezzo milione di anni fa dal vulcano, sembrano prendere vita, ricoperti di muschi, edere, felci e ciclamini. Un’escursione che ci permetterà di riscoprire la bellezza della natura incontaminata, dove l’uomo non ha messo piede per millenni.
6 h – 5 km – [+/-300]
Bosco di Biancaneve, bosco incantato, foresta stregata: luogo magico per eccellenza. Il bosco del Sasseto è un piccolo bosco monumentale popolato da decine di alberi secolari, dalle forme così contorte da sembrare creature imprigionate da qualche incantesimo remoto… Anche gli enormi massi, scagliati mezzo milione di anni fa dal vulcano, sembrano prendere vita, ricoperti di muschi, edere, felci e ciclamini. Un’escursione che ci permetterà di riscoprire la bellezza della natura incontaminata, dove l’uomo non ha messo piede per millenni.
LA GUIDA – ELENA RONCA
Laureata in mediazione linguistica- lingue straniere per la comunicazione internazionale, unisce la sua passione per la cultura all’amore per gli aspetti naturali del territorio in cui è nata e dove vive da sempre, la Tuscia. Incentra la sua personale ricerca sull’ambiente, l’arte e la storia, coniugando così i tratti salienti di questa terra. Elena è guida ambientale nel Lazio e guida turistica della provincia di Viterbo abilitata per l’inglese e il russo.
Per info e contatti
tel 0583-356182 | 331-9165832