Ecovillaggi
COMUNE DI URUPIA
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Indirizzo:
Contrada Petrosa s.n., 72021, Francavilla Fontana Italy
Un nome ricco di significatoUrupia, in brindisino, sta per “la marachella dell'uro”, figura della tradizione popolare, per certi versi assimilabile a quella dello gnomo o dell'elfo. L'uro è uno spiritello a volte dispettoso, il cui comportamento rispecchia generalmente lo stato d'animo di coloro che ne condividono lo spazio.
Il termine urupia, però, sta anche a significare “utopia degli uri”, che vengono in questo senso assimilati alle comunarde. Ogni settimana una comunarda, a turno, ha il ruolo di uro, ovvero di “regista” delle diverse attività della comune. L'assunzione e la valorizzazione di questa figura della tradizione popolare, denota un forte desiderio di radicamento territoriale, peculiare del resto della stessa cultura anarchica, il cui spirito è “pensare localmente, agire globalmente”, da cui il termine glocalizzazione.
I principi ispiratoriI presupposti della comune sono:
• l'unanimità nelle decisioni
• il principio del consenso
• la proprietà collettiva
• l'assenza di proprietà privata
Vivere URUPIAÈ stato stabilito che ogni comunarda (viene utilizzata la voce al femminile per evidenti motivi ideologici) deve avere un suo spazio. Il gruppo delle comunarde è attualmente formato da 13 persone, 8 uomini e 5 donne. Il comunardo più vecchio ha 75 anni, il più giovane 10. Quando si avvicina la nascita di un nuovo membro ci si adopera già a predisporgli uno spazio autonomo.
I bagni, tuttavia, sono in comune.
Proprietà e produzioniLa Comune dispone di quasi 1500 mq di fabbricati, spazi abitativi, laboratori, magazzini, ricoveri di animali e di 23 ha di terra: 8 di oliveto, 2 di vigna, 1 di orto, 8 di seminativi ed il resto di macchia mediterranea. Dispone inoltre di strutture attrezzate, tipo campeggio, per ospitare fino a 40-50 persone contemporaneamente. La Comune produce: olio d'oliva vergine ed extravergine, vino rosso-rosato-bianco, ortaggi freschi e conservati (sott'olio, sotto aceto, in salamoia), frutta e marmellate, pane e prodotti da forno (frise, biscotti, pucce), miele e prodotti delle api (propoli, ecc..), erbe medicinali essiccate o fresche, aceti, pesto, ecc..Le attivitàOrganizziamo poi, periodicamente, iniziative politico-culturali su varie tematiche: ecologia, femminile, antimilitarismo, pedagogia, campeggio estivo per i bambini, momenti conviviali ecc.. La Comune mette a disposizione del circuito autogestito locali e terreno per qualsiasi progetto libertario di autogestione. Offre inoltre competenze professionali nei seguenti campi: olivicoltura, viticoltura, orticoltura, ristrutturazioni edilizie, falegnameria, serigrafia, panificazione, gestione economico-finanziaria, gestione sociale. Ha invece bisogno di aiuti con acquisti e distribuzioni dei propri prodotti, macchinari e tecnologie di vario tipo, sostegno lavorativo nel periodo della raccolta delle olive (novembre-dicembre) ed in primavera-estate per le ristrutturazioni. Ha bisogno di molti soldi come tutti, sempre.L'ospitalità a Urupia
Urupia nasce come comune aperta: è data la possibilità ad ogni persona interessata di condividere per un periodo più o meno lungo il nostro quotidiano, di partecipare al continuo laboratorio sociale che è il progetto Urupia.
L'ospitalità è concepita e vissuta come condivisione del nostro quotidiano, ovvero partecipazione a tutte le attività della comune. La comune è stata infatti dimensionata sin dall'inizio per un numero di persone maggiore di quello delle sole comunarde.
La capienza fisica, le possibilità di accompagnamento degli ospiti da parte delle comunarde, l'effettiva capacità di produrre sussistenza del progetto, pongono comunque dei limiti oggettivi al numero di persone che possono essere presenti sul posto. Per questo motivo è sempre bene prenotarsi con un buon anticipo, soprattutto per il periodo estivo in cui le richieste superano talvolta le possibilità ricettive.
Per chi non è mai venuto prima ad Urupia, chiediamo di fermarsi una settimana, arrivando preferibilmente (ma non tassativamente) nel fine settimana. È un margine di tempo che consente alla persona nuova di cominciare ad orientarsi nel progetto, non è troppo impegnativo per nessuno, riduce gli aspetti problematici per la comune di un turn-over troppo intenso. Comunque se non si sono verificati problemi e se non ci sono altre prenotazioni in attesa, questo primo periodo può essere prolungato di un'altra settimana. La data viene concordata in relazione alle possibilità della persona interessata e della comune. Per gli alloggi esiste un limitato numero di stanze. Da metà primavera fino a tutta l'estate è possibile sistemarsi in tenda (dell'ospite) in una piccola area campeggio.
Inizia così un rapporto. Che molto spesso porta diverse persone a voler tornare ad Urupia. Questo è ovviamente possibile, e a quel punto si può cominciare a ragionare su periodi più lunghi. L'attuale grandissima famiglia degli amici e collaboratori di Urupia vede in effetti una grande varietà di modalità di partecipazione: chi ritorna per qualche mese o anche un anno, chi ritorna per diversi mesi periodicamente - anche più volte durante l'anno, chi sostiene il progetto facendosi figura di riferimento per lo stesso sul suo territorio (distribuzione dei prodotti, organizzazione di iniziative sulla comune, ecc.), chi vive nel nostro stesso territorio ed ha ruoli chiave di collaborazione in diversi aspetti delle nostre attività. Prospettiva, speranza, motivazione delle comunarde all'ospitalità non è solo un seminare idee e pratiche, ma anche vedere nascere rapporti più stretti con un crescente il livello di condivisione e responsabilità, e magari talvolta portare a nuove richieste di aspiranti comunarde.
È anche possibile fare una visita a Urupia di mezza giornata, sempre concordando prima il giorno in cui una comunarda si rende disponibile per un giro illustrativo ed una chiaccherata. Normalmente è più facile nei fine settimana.
Per contattarci si possono usare sia il telefono che la e-mail; caldeggiando fortemente per il primo, informiamo che in caso di contatto e-mail nella nostra risposta verrà comunque chiesto di telefonare e di chiedere di una comunarda (quindi preferibilmente ore pasti). Tutte le informazioni che le persone vorranno darci sulle motivazioni della richiesta e su loro stessi/e saranno ben gradite: in caso qualcuno/a ritenesse opportuna una spiegazione un po' lunga, allora è meglio se questa giunge prima tramite e-mail.
Situazioni particolari sono rappresentate da richieste di gruppi, anche piccoli, di persone che vogliono arrivare insieme per un loro percorso collettivo: queste ci incuriosiscono sempre molto, e richiedendo uno scambio nonché necessità logistiche particolari, è bene per queste situazioni più che per altre concordare con buon anticipo il periodo preciso.
Un'ultima nota sugli amici a quattro zampe. A Urupia vive già stabilmente un buon numero di cani e cagne; l'arrivo di nuovi ospiti canini incrementa questa popolazione creando talvolta qualche sovraccarico e qualche problema. Chiediamo - solo se è possibile - di affidare in buone mani questi cari amici prima di venire ad Urupia, e se non è possibile comunque di informarci sempre se stanno arrivando anche cani.
Leggi i punti consensuali della Comune! Ultimo aggiornamento: 2 maggio 2011
Il termine urupia, però, sta anche a significare “utopia degli uri”, che vengono in questo senso assimilati alle comunarde. Ogni settimana una comunarda, a turno, ha il ruolo di uro, ovvero di “regista” delle diverse attività della comune. L'assunzione e la valorizzazione di questa figura della tradizione popolare, denota un forte desiderio di radicamento territoriale, peculiare del resto della stessa cultura anarchica, il cui spirito è “pensare localmente, agire globalmente”, da cui il termine glocalizzazione.
I principi ispiratoriI presupposti della comune sono:
• l'unanimità nelle decisioni
• il principio del consenso
• la proprietà collettiva
• l'assenza di proprietà privata
Vivere URUPIAÈ stato stabilito che ogni comunarda (viene utilizzata la voce al femminile per evidenti motivi ideologici) deve avere un suo spazio. Il gruppo delle comunarde è attualmente formato da 13 persone, 8 uomini e 5 donne. Il comunardo più vecchio ha 75 anni, il più giovane 10. Quando si avvicina la nascita di un nuovo membro ci si adopera già a predisporgli uno spazio autonomo.
I bagni, tuttavia, sono in comune.
Proprietà e produzioniLa Comune dispone di quasi 1500 mq di fabbricati, spazi abitativi, laboratori, magazzini, ricoveri di animali e di 23 ha di terra: 8 di oliveto, 2 di vigna, 1 di orto, 8 di seminativi ed il resto di macchia mediterranea. Dispone inoltre di strutture attrezzate, tipo campeggio, per ospitare fino a 40-50 persone contemporaneamente. La Comune produce: olio d'oliva vergine ed extravergine, vino rosso-rosato-bianco, ortaggi freschi e conservati (sott'olio, sotto aceto, in salamoia), frutta e marmellate, pane e prodotti da forno (frise, biscotti, pucce), miele e prodotti delle api (propoli, ecc..), erbe medicinali essiccate o fresche, aceti, pesto, ecc..Le attivitàOrganizziamo poi, periodicamente, iniziative politico-culturali su varie tematiche: ecologia, femminile, antimilitarismo, pedagogia, campeggio estivo per i bambini, momenti conviviali ecc.. La Comune mette a disposizione del circuito autogestito locali e terreno per qualsiasi progetto libertario di autogestione. Offre inoltre competenze professionali nei seguenti campi: olivicoltura, viticoltura, orticoltura, ristrutturazioni edilizie, falegnameria, serigrafia, panificazione, gestione economico-finanziaria, gestione sociale. Ha invece bisogno di aiuti con acquisti e distribuzioni dei propri prodotti, macchinari e tecnologie di vario tipo, sostegno lavorativo nel periodo della raccolta delle olive (novembre-dicembre) ed in primavera-estate per le ristrutturazioni. Ha bisogno di molti soldi come tutti, sempre.L'ospitalità a Urupia
Urupia nasce come comune aperta: è data la possibilità ad ogni persona interessata di condividere per un periodo più o meno lungo il nostro quotidiano, di partecipare al continuo laboratorio sociale che è il progetto Urupia.
L'ospitalità è concepita e vissuta come condivisione del nostro quotidiano, ovvero partecipazione a tutte le attività della comune. La comune è stata infatti dimensionata sin dall'inizio per un numero di persone maggiore di quello delle sole comunarde.
La capienza fisica, le possibilità di accompagnamento degli ospiti da parte delle comunarde, l'effettiva capacità di produrre sussistenza del progetto, pongono comunque dei limiti oggettivi al numero di persone che possono essere presenti sul posto. Per questo motivo è sempre bene prenotarsi con un buon anticipo, soprattutto per il periodo estivo in cui le richieste superano talvolta le possibilità ricettive.
Per chi non è mai venuto prima ad Urupia, chiediamo di fermarsi una settimana, arrivando preferibilmente (ma non tassativamente) nel fine settimana. È un margine di tempo che consente alla persona nuova di cominciare ad orientarsi nel progetto, non è troppo impegnativo per nessuno, riduce gli aspetti problematici per la comune di un turn-over troppo intenso. Comunque se non si sono verificati problemi e se non ci sono altre prenotazioni in attesa, questo primo periodo può essere prolungato di un'altra settimana. La data viene concordata in relazione alle possibilità della persona interessata e della comune. Per gli alloggi esiste un limitato numero di stanze. Da metà primavera fino a tutta l'estate è possibile sistemarsi in tenda (dell'ospite) in una piccola area campeggio.
Inizia così un rapporto. Che molto spesso porta diverse persone a voler tornare ad Urupia. Questo è ovviamente possibile, e a quel punto si può cominciare a ragionare su periodi più lunghi. L'attuale grandissima famiglia degli amici e collaboratori di Urupia vede in effetti una grande varietà di modalità di partecipazione: chi ritorna per qualche mese o anche un anno, chi ritorna per diversi mesi periodicamente - anche più volte durante l'anno, chi sostiene il progetto facendosi figura di riferimento per lo stesso sul suo territorio (distribuzione dei prodotti, organizzazione di iniziative sulla comune, ecc.), chi vive nel nostro stesso territorio ed ha ruoli chiave di collaborazione in diversi aspetti delle nostre attività. Prospettiva, speranza, motivazione delle comunarde all'ospitalità non è solo un seminare idee e pratiche, ma anche vedere nascere rapporti più stretti con un crescente il livello di condivisione e responsabilità, e magari talvolta portare a nuove richieste di aspiranti comunarde.
È anche possibile fare una visita a Urupia di mezza giornata, sempre concordando prima il giorno in cui una comunarda si rende disponibile per un giro illustrativo ed una chiaccherata. Normalmente è più facile nei fine settimana.
Per contattarci si possono usare sia il telefono che la e-mail; caldeggiando fortemente per il primo, informiamo che in caso di contatto e-mail nella nostra risposta verrà comunque chiesto di telefonare e di chiedere di una comunarda (quindi preferibilmente ore pasti). Tutte le informazioni che le persone vorranno darci sulle motivazioni della richiesta e su loro stessi/e saranno ben gradite: in caso qualcuno/a ritenesse opportuna una spiegazione un po' lunga, allora è meglio se questa giunge prima tramite e-mail.
Situazioni particolari sono rappresentate da richieste di gruppi, anche piccoli, di persone che vogliono arrivare insieme per un loro percorso collettivo: queste ci incuriosiscono sempre molto, e richiedendo uno scambio nonché necessità logistiche particolari, è bene per queste situazioni più che per altre concordare con buon anticipo il periodo preciso.
Un'ultima nota sugli amici a quattro zampe. A Urupia vive già stabilmente un buon numero di cani e cagne; l'arrivo di nuovi ospiti canini incrementa questa popolazione creando talvolta qualche sovraccarico e qualche problema. Chiediamo - solo se è possibile - di affidare in buone mani questi cari amici prima di venire ad Urupia, e se non è possibile comunque di informarci sempre se stanno arrivando anche cani.
Leggi i punti consensuali della Comune! Ultimo aggiornamento: 2 maggio 2011
Fondata nel gennaio del 1995, nei pressi di Brindisi, dai membri di un collettivo anarchico di Lecce e da altri giovani di Berlino. Insieme riusciranno a racimolare 300 milioni di vecchie lire per acquistare “lo iazzu”, che in dialetto brindisino significa ovile: dai locali che ospitavano le pecore, con ingressi ad arco a tutto tondo, ricavano le stanze individuali.