L’antico mulino di Cusio, costruito oltre 150 anni fa, è stato riportato alla vita da Ernesto Paleni, che lo ha comprato nel secondo dopoguerra. Nei giorni scorsi la festa d’autunno ha portato una nuova ventata di convinzione ed entusiasmo.
L’antico mulino di Cusio, costruito oltre 150 anni fa, è stato riportato alla vita da Ernesto Paleni, che lo ha comprato nel secondo dopoguerra. Nei giorni scorsi la festa d’autunno ha portato una nuova ventata di convinzione ed entusiasmo.
Ha avuto un buon successo la festa d’autunno al borgo del Mulino di Cusio (in provincia di Bergamo) alla riscoperta della storia di questo luogo. In tanti hanno potuto assistere alla dimostrazione dell’attività del mulino e assaggiarne la farina. Poi a mezzogiorno per tutti polenta locale e nosècc, con verze ripiene di carne, formaggio e pane. “L’Antico Mulino di Cusio – spiegano gli organizzatori del locale circolo Acli – costruito oltre 150 anni fa, rappresentava un tempo una struttura di particolare importanza per l’economia e la sussistenza delle famiglie locali. Con il trascorrere degli anni la sua importanza si è attenuata e nel secondo dopoguerra l’attività del Mulino è stata soppiantata da più moderne tecnologie e dall’ottica industriale. E’ proprio in quel periodo che l’attuale proprietario, Ernesto Paleni, l’ha acquistato con l’intenzione di utilizzare la struttura come magazzino. Ed è a questo punto del racconto che entra in gioco il fattore “magia”. Sì, perché una volta acquistato e messo in moto per la prima volta Paleni si è innamorato del mulino, facendo crescere sempre di più la passione per l’antica struttura e per la sua storia. Da allora, da oltre quarant’anni, Ernesto continua a mantenere funzionante il suo mulino, con tanta passione e grande entusiasmo. Storia più recente, di un anno fa, la struttura è stata restaurata esternamente grazie alla collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Cusio, un restauro che ha permesso di riportare alla luce le caratteristiche tradizionali della struttura esterna del fabbricato (facciate, tetto tipico in ardesia posata alla bergamasca, copertura della ruota), attribuendo a questa testimonianza della cultura locale l’importanza che merita e salvaguardando un pezzo di storia della comunità di Cusio”. La festa d’autunno viene organizzata ormai da 4 anni.