Il Tribunale di Arezzo ha condannato a 9 mesi di reclusione e a 5mila euro di multa un uomo, di nazionalità slovacca, per il reato per traffico illecito di animali da compagnia, grazie alla Legge 201/2010.
Il Tribunale di Arezzo ha condannato a 9 mesi di reclusione e a 5mila euro di multa un uomo, di nazionalità slovacca, per il reato per traffico illecito di animali da compagnia, grazie alla Legge 201/2010 che punisce chiunque, al fine di procurare a sé o ad altri un profitto, reiteratamente o tramite attività organizzate, introduce nel territorio nazionale animali da compagnia privi di sistemi per l’identificazione individuale e delle necessarie certificazioni sanitarie e non muniti, ove richiesto, di passaporto individuale. L’uomo è stato ritenuto colpevole anche del delitto previsto dall’art. 544 ter 1° e 3° comma del Codice penale, perché senza necessità sottoponeva a fatiche insopportabili 32 cuccioli di cane (di circa 25 giorni di età), trasportandoli per molte ore a bordo di un’autovettura e per molti chilometri, senza alcuna libertà di movimento e senza possibilità di bere o mangiare. A causa di tali gravi sofferenze 18 dei 32 cuccioli sono deceduti dopo alcuni giorni.
“Siamo molto soddisfatti: si tratta della seconda condanna in Italia per questo reato, grazie alla Legge 201/2010, fortemente voluta dalla LAV, che ha introdotto lo specifico reato di traffico illecito di animali da compagnia: una piaga che ogni anno coinvolge migliaia di cani e gatti, trasportati e venduti senza alcun rispetto per la loro vita e per il loro benessere-afferma Ilaria Innocenti, responsabile LAV settore cani e gatti -Per contrastare queste pratiche illegali è sempre preferibile adottare cani dai canili, peraltro in forma gratuita: un atto di generosità e di solidarietà che può concretamente aiutarci a fermare chi pensa di poter lucrare senza scrupoli sulla vita degli animali”.
Nella sentenza di primo grado, il Tribunale di Arezzo ha altresì disposto il risarcimento danni in favore della LAV costituitasi parte civile, oltre alla refusione delle spese legali.
L’Associazione esprime il proprio plauso alla Procura della Repubblica e alla Polizia Stradale di Arezzo per l’importante ruolo svolto nella vicenda, e ringrazia l’Avv. Simona Chiarini per l’assistenza fornita a tutela dei diritti di queste vittime animali.