Le monete locali anti-speculazione

Le monete locali si stanno ormai diffondendo ovunque, in Italia, in Europa, negli Usa, come antidoto alla speculazione, all’inflazione e all’economia gonfiata che non ha nulla a che fare con la realtà.

Sono il tentativo di ancorare la moneta di scambio all’economia reale, impedendo speculazioni, erosione del potere di acquisto e impoverimento del tessuto sociale. Le idee e i tentativi sono tantissimi, più o meno riusciti, ma stanno a significare che cambiare non è possibile, ma è una opportunità a portata di mano. In Italia esiste l’Arcipelago Scec, i Napo a Napoli, i Nauno in Trentino, i Toc a Pordenone, il Marrucinum a Chieti; in Europa la Community Currency in Action sta cercando di diffondere le monete locali nel Nord Europa. Negli Usa monete locali esistono già in diversi Stati: Minnesota e Georgia, Iowa, Tennessee, South Carolina per arrivare in Indiana e nello Utah. La moneta locale è valida nei circuiti che la accettano, dai negozi agli studi professionali che garantiscono servizi; può coprire per intero il valore dello scambio o costituire buoni sconto al portatore. Così si rilancia il mercato locale, si fa girare la moneta e si rianima l’economia locale; le monete locali sono riutilizzabili da chi le “incassa” e così via, senza favorire accumuli e speculazioni. La moneta diventa così risorsa finita, antidoto per eccellenza al sistema monetario basato sullo schema di crescita esponenziale, sul debito e sull’interesse. La “community currency”, quindi, diventa un ingrediente importante per un economia ricca, sostenibile e giusta, costituita da denaro libero da interessi a qualsiasi livello – internazionale, nazionale e locale. Perché allora non tentare questa strada unendosi a chi già ci sta provando? Terra Nuova ha dedicato molto spazio ai promotori dello Scec.

Per saperne di più sullo Scec si veda qui

Per conoscere il Nauno si veda qui

Leggete l’ International Journal of Community Currency

In Usa il fenomeno si diffonde