Muoversi a piedi
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7.000 morti e oltre 200.000 feriti in dieci anni: non è il bollettino di guerra dell’Afghanistan ma il dato impietoso sulle tragedie che coinvolgono i pedoni. Numeri impressionanti, resi ancora più drammatici dalle invalidità permanenti riportate dalle vittime della strada. Soltanto nel 2011 si contano 21.000 feriti e ben 589 morti. Questa immagine terribile si fa ancora più nitida se si pensa che il 30% dei pedoni perde la vita mentre attraversa sulle strisce e oltre il 50% delle vittime ha più di 65 anni. Una media agghiacciante di quasi due morti e trenta feriti al giorno, una strage bianca che non può lasciar indifferente l’opinione pubblica.
Venerdì 1 febbraio, presso Palazzo D’Accursio, Cappella Farnese, in piazza Maggiore a Bologna, si terrà un incontro per dibattere su questo problema urgente spesso ingorato dall’opinione pubblica.
Il dibattito inizierà alle ore 9.30 e proseguirà fino alle 16.30. Per visionare il programma completo e per accedere a informazioni più dettagliate clicca qui
Morire sulle strisce pedonali non può essere una fatalità. Questa strage silenziosa si consuma soprattutto nelle città. A differenza di altri paesi europei, in cui chi cammina gode di maggior considerazione da parte di chi guida, in Italia il rispetto dei pedoni fatica a cristallizzarsi in un idem sentire, ovvero in un patrimonio culturale condiviso. Un divario da colmare, dato che camminare fa bene alla salute e all’ambiente. In fondo “Siamo tutti pedoni”, come recita la campagna di sensibilizzazione di cui il convegno è parte.
Per maggiori informazioni
Andrea Leone, Centro Antartide – 051 260921, 328 1646738 – info@centroantartide.it