L'appuntamento con la rubrica Mondo ciclabile di dicembre: la storia della città di Lubiana, dove al centro si mette i bisogni di socializzazione e di relazione delle persone.
Lubiana: bici, natura e qualità della vita
Forse non tutti sanno che, a pochi chilometri dall’Italia, c’è un luogo ricco di verde e di natura, dove le persone camminano rilassate e sorridenti, le auto sono bandite dal centro cittadino e ci si sposta soltanto a piedi e in bicicletta.
Sto parlando di Lubiana, capitale della Slovenia che, con i suoi 276.000 abitanti, rappresenta un modello urbano vincente e da imitare.
Lontana dal caos del turismo di massa, la città emana un fascino unico grazie al silenzio avvolgente delle strade, all’aria distesa e tranquilla di chi passeggia o va in bicicletta e ai tanti giovani che amano chiacchierare e incontrarsi per un aperitivo o un caffè.
Lubiana è quindi una città che mette al centro i borghi di socializzazione e di relazione delle persone, ma che si dimostra anche particolarmente attenta all’ambiente.
È infatti impossibile non accorgersi della pulizia delle strade, merito della raccolta differenziata, così come non si può restare indifferenti alla quantità di verde dentro e fuori questa città, che vanta parchi meravigliosi e ben curati.
Alcune domande sorgono spontanee: qual è il segreto di questo successo? Quanto hanno inciso sul benessere della città la chiusura del centro al traffico e la restituzione dello spazio pubblico alle persone?
Un dato fra tanti: dal 2006 a oggi, la quota di spostamenti in bicicletta è aumentata del 12% grazie agli investimenti in infrastrutture e ai servizi di bike sharing.
Complessivamente, e il dato è abbastanza sorprendente, il 37% degli abitanti si muove a piedi, il 12% in bicicletta, il 13% usa mezzi pubblici e il 38% guida una macchina. In tutta la città ci sono 133 km di corsie ciclabili. Non soddisfatta dei risultati ottenuti, l’attuale amministrazione continua ad agire per una migliore mobilità.
Di recente è stato completato un nuovo percorso ciclabile nel Tivoli City Park e, lungo la strada principale Dunajska, è stato installato un contatore di biciclette con cui vengono registrati più di 5000 passaggi di bici al giorno.
Inoltre, altre strade stanno subendo una riprogettazione secondo una concezione innovativa di spazio pubblico, che prevede la riduzione del traffico automobilistico e la creazione di aree pedonali per facilitare i contatti tra le persone.
Nel 2012, il centro cittadino è stato chiuso al traffico automobilistico; non è quindi un caso se, nel giugno 2014, la Commissione europea ha conferito a Lubiana il titolo di “Capitale verde d’Europa” per il 2016.
Ma non bisogna aspettare l’anno prossimo: il futuro della mobilità sembra già parlare sloveno.
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