#OltreLePagine. Fiori slow: la filosofia del fiore etico ed ecosostenibile
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Sul numero di febbraio della rivista Terra Nuova trovate un ampio approfondimento sulla coltivazione e commercializzazione dei fiori etici ed ecosostenibili. E Veggie Channel ha realizzato anche una videointervista ispirandosi all’articolo.
“Oltre le pagine” è un’iniziativa nata per fornire alla grande comunità di lettori che ci segue contenuti sempre più ricchi, anche multimediali, in collaborazione anche questo mese con Veggie Channel.
Nel numero di febbraio della rivista Terra Nuova trovate un ampio un ampio approfondimento sulla coltivazione e commercializzazione dei fiori etici ed ecosostenibili. E su Veggie Channel potete seguire la videointervista con Stefania Di Pietro che ha scritto l’articolo per Terra Nuova.
Fotografate con il vostro telefono cellulare il codice che trovate all’inizio dell’articolo “Fiori slow: la filosofia del fiore etico ed ecosostenibile”, sulla rivista (nel tassello #OltreLePagine), e accedete subito ai contenuti speciali multimediali.
Si va così, appunto, oltre le pagine, per dare voce e volto ai nostri autori, per conoscerci sempre meglio e per avvicinarci nella relazione con tutti coloro che ci seguono.
E buona visione della videointervista che trovate di seguito
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Scopri il numero di febbraio della rivista Terra Nuova
Ecologia, alimentazione e salute, benessere, ricette, bioedilizia, agricoltura naturale, esperienze, sostenibilità, ambiente, spiritualità, nuova educazione, solidarietà, comunità e tanto altro.
Su www.terranuovalibri.it ,lo shop online di Terra Nuova, sono disponibili all’acquisto tutti i nostri titoli e naturalmente i numeri della rivista mensile.
La rivista Terra Nuova, oltre che sul nostro shop online, è disponibile anche nelle edicole del nord e centro Italia e nei punti vendita del naturale di tutta Italia.
Il comitato Ulivivo chiarisce che «l’indagine della Procura di Bari sulla gestione dell’affare xylella non è stata archiviata. Il Pm ha chiesto l’archiviazione ma diversi querelanti hanno presentato opposizione; il giudice dovrà pronunciarsi».
Sabato 21 giugno a Firenze, dalle 11 alle 13, un’importante occasione per informarsi su cosa sta accadendo in Italia e in Europa sul fronte dei nuovi Ogm. Fondazione Est-Ovest e Terra Nuova organizzano (presso gli spazi della Fondazione in via del Guarlone 69) un incontro pubblico dal titolo “Nuovi Ogm: cosa ci aspetta? L’UE accelera la deregolamentazione e il governo italiano li sta già autorizzando in campo: facciamo chiarezza”.
Su iniziativa della Rete per l’Agricoltura Naturale (RAN) nasce la mappa delle realtà italiane che hanno segnalato di praticare questo approccio nella coltivazione. Pratichi anche tu l’agricoltura naturale? Segnalalo ed entra nella mappa!
Dopo oltre dieci anni di lavoro, il Centro di Ricerca sul Cancro dell’Istituto Ramazzini di Bologna ha pubblicato uno studio che dimostra, senza se e senza ma, che il glifosato è cancerogeno. E Slow Food Italia chiede che ne sia immediatamente vietata la produzione e la vendita.
Il comitato Ulivivo chiarisce che «l’indagine della Procura di Bari sulla gestione dell’affare xylella non è stata archiviata. Il Pm ha chiesto l’archiviazione ma diversi querelanti hanno presentato opposizione; il giudice dovrà pronunciarsi».
Sabato 21 giugno a Firenze, dalle 11 alle 13, un’importante occasione per informarsi su cosa sta accadendo in Italia e in Europa sul fronte dei nuovi Ogm. Fondazione Est-Ovest e Terra Nuova organizzano (presso gli spazi della Fondazione in via del Guarlone 69) un incontro pubblico dal titolo “Nuovi Ogm: cosa ci aspetta? L’UE accelera la deregolamentazione e il governo italiano li sta già autorizzando in campo: facciamo chiarezza”.
Su iniziativa della Rete per l’Agricoltura Naturale (RAN) nasce la mappa delle realtà italiane che hanno segnalato di praticare questo approccio nella coltivazione. Pratichi anche tu l’agricoltura naturale? Segnalalo ed entra nella mappa!
Dopo oltre dieci anni di lavoro, il Centro di Ricerca sul Cancro dell’Istituto Ramazzini di Bologna ha pubblicato uno studio che dimostra, senza se e senza ma, che il glifosato è cancerogeno. E Slow Food Italia chiede che ne sia immediatamente vietata la produzione e la vendita.
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