Troppi morti vicino alle centrali a carbone
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I nostri politici sembrano non prendere sul serio la faccenda, finché, almeno si spera, non se ne occupa la magistratura. L’ultima notizia a riguardo è che la procura di Savona sta indagando sulla centrale a carbone di Vado Ligure, Tirreno Power, cercando di capire se le sue emissioni possano essere collegate con l’incremento della mortalita’ per malattie respiratorie e cardiovascolari nella zona, secondo quanto rivelato dal Secolo XIX. Secondo le diverse perizie elaborate dai consulenti della magistratura savonese sono quasi 500 le persone decedute tra i 1700 e i 2000 adulti che nel tempo sono stati ricoverati per malattie respiratorie e cardiovascolari, 450 i bambini ricoverati all’ospedale sempre per patologie respiratorie e per attacchi d’asma. La procura di Savona ha indagato per disastro ambientale Giovanni Gosio, 61 anni, ex direttore generale della centrale termoelettrica a carbone Tirreno Power di Vado Ligure, che si e’ dimesso alcuni giorni fa.
Il carbone, anche nella migliore ipotesi racchiusa nel poco confortante ossimoro carbone-pulito, è la fonte che produce più CO2. Per ogni
kWh prodotto, si calcola un’immissione in atmosfera di 750 grammi di CO2 contro i 370 del gas naturale in impianti a ciclo combinato. Ecco dove sono dislocate le 13 centrali termoelettriche che bruciano carbone in Italia: