Editoria italiana in frenata nei primi 9 mesi del 2025
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All’interno del salone di Francoforte era presente la sezione dedicata all’editoria italiana che, con i suoi 144 espositori riflette la crescente importanza del mercato editoriale italiano a livello internazionale, come confermano i dati sulla crescita delle vendite di libri nelle librerie fisiche in Italia. Di questi, 67 erano ospitati all’interno di uno stand collettivo organizzato da ICE- Agenzia e dall’ Associazione Italiana Editori che nella giornata di apertura ha presentato il nuovo Rapporto AIE sullo stato di salute dell’editoria italiana.
Nei primi 9 mesi il settore del libro si conferma in flessione a causa dei ritardi nell’attuazione delle misure di sostegno alla domanda. Il solo mercato trade (libri di narrativa e saggistica a stampa venduti nelle librerie fisiche e online e nei supermercati) cala del 2% a valore e del 2,7% a copie nel periodo gennaio-settembre: nei primi nove mesi sono state vendute 1,9 milioni di copie in meno dell’anno scorso, pari a 20,7 milioni di euro di minori introiti. Infatti la flessione di 20,7 milioni di euro delle vendite nei primi nove mesi è inferiore ai 25 milioni stanziati a inizio anno per le biblioteche, che a settembre non erano ancora stati spesi per la mancanza dei decreti attuativi. Tale misura, se applicata prima, avrebbe potuto incidere in modo diverso sul mercato. Si auspica che con l’attuazione delle misure si dia nuovo slancio ad un settore, dimostrazione ne è il fatto che gli incentivi, negli anni scorsi, hanno funzionato e creato un’abitudine alla lettura.

