Industria Cartaria: Italia capofila in Europa
homepage h2
L’Italia ha un ruolo di primo piano per l’ampiezza del mercato, per capacità produttiva e per utilizzo di carta da riciclare come materia prima principale.
Con il Clean Industrial Deal, si è promosso un piano per la competitività e la decarbonizzazione dell’UE, con azioni concrete per favorire crescita e competitiva delle industrie europee.
Il piano presenta misure volte a dare impulso a tutte le fasi della produzione, concentrandosi in particolare sui settori ad alta intensità energetica e sulla circolarità, che punta a ridurre i rifiuti e prolungare la vita dei materiali promuovendo il riciclaggio, il riutilizzo e la produzione sostenibile.
In Italia il costo per l’approvvigionamento energetico rappresenta la prima voce di costo della produzione.
L’elevata incidenza del costo dell’energia deriva anche dalla caratteristica intrinseca del processo di fabbricazione della carta che richiede grandi quantità di energia termica per unità di prodotto.
La parte più significativa della spesa energetica è rappresentata senza dubbio dalla quota per l’acquisto del gas naturale il cui consumo complessivo delle cartiere si è consolidato nel 2024 pari a 2,15 miliardi di mc.
L’elevato consumo di gas naturale è dovuto, da un lato, all’elevata intensità del processo termico di asciugatura del foglio e, dall’altro, all’ampia diffusione di impianti di cogenerazione ad alto rendimento (produzione combinata di calore e energia). La tecnologia della cogenerazione porta rilevanti vantaggi per la collettività dal punto di vista ambientale grazie alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica rispetto alle produzioni separate di energia. La cogenerazione consente anche di ridurre la dipendenza del sistema Italia dai combustibili fossili grazie al maggiore e migliore sfruttamento del contenuto energetico dei medesimi (rendimento medio dell’80% con punte anche superiori) nonché di ridurre le perdite legate al trasporto dell’energia sulla rete.

