I muri della gentilezza
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Gli iraniani hanno organizzato spontaneamente quelli che chiamano “i muri della gentilezza”: i poveri possono prendere ciò di cui hanno bisogno.
I muri della gentilezza stanno comparendo nelle maggiori città iraniane e hanno anche generato un acceso dibattito sulle modalità con cui aiutare i poveri. L’idea pare sia partita dalla città di Mashhad, dove qualcuno ha appeso al muro qualche appendiabito con vestiti dismessi e aggiungendo la scritta: “Se non ne hai bisogno lascialo. Se ne hai bisogno prendilo”. E sono cominciati ad apparire giacche, pantaloni e altri capi di vestiario. L’idea si è presto diffusa in altre città e anche la BBC ha diffuso l’informazione. “E’ una bellissima iniziativa – hanno scritto tanti su Facebook – la speranza si diffonde in Iran”.
C’è anche chi ha letto tutto ciò come il riconoscimento dell’incapacità del governo di porre rimedio alla povertà in un paese dove comunque c’è molto benessere, ma evidentemente mal distribuito. Quindi è scattata la solidarietà “dal basso”. L’Iran sta effettivamente vivendo, stando agli analisti, una fase di recessione e pare stia aumentando il numero dei senzatetto; c’è ci parla di 15mila in tutto il paese, chi invece fornisce cifre molto più alte.
“Abbiamo bisogno di agire, la vita è troppo breve, siate gentili più che potete” è stato scritto su Instagram. E ancora su Facebook: “Noi, la gente, siamo i media. Condividendo idee e immagini di questi muri della gentilezza, dimostriamo che possiamo produrre informazioni se siamo resilienti”. Un’altra idea analoga è stata sviluppata in altre città dove sono comparsi frigoriferi per le strade dove viene lasciato cibo che i senzatetto possono prendere e mangiare.
