Agricoltura
Dati positivi per il biologico in Italia
I dati del bio mantengono un segno positivo: l’incremento annuo del 2,4% porta il biologico a oltre il 20% della Sau nazionale: lo fa sapere FederBio.
I dati del bio mantengono un segno positivo: l’incremento annuo del 2,4% porta il biologico a oltre il 20% della Sau nazionale: lo fa sapere FederBio.
L’esportazione di pesticidi vietati dall’Unione Europea è aumentata drasticamente negli ultimi anni: lo denuncia una nuova inchiesta dell’unità investigativa di Greenpeace, Unearthed, e dell’organizzazione Public Eye.
Con il suo nuovo dossier, Slow Food affronta il tema delle clausole specchio e dei doppi standard applicati al cibo importato all’interno dell’Unione europea da Paesi extra-UE, in particolare alle filiere di mais e grano.
Isde e Aiab, alla luce degli ultimi studi, chiedono a gran voce lo stop all’utilizzo dell’erbicida glifosato, di cui uno studio dell’Istituto Ramazzini ha dimostrato la cancerogenicità.
Torna la rubrica di Franco Ferroni, responsabile agricoltura e biodiversità di WWF Italia. Sul numero di febbraio della rivista Terra Nuova Ferroni spiega perché «lo stop ai pesticidi deve restare una priorità».
«Il 41,3% dei campioni di alimenti analizzati contiene residui di pesticidi, la frutta è la categoria più colpita»: a dirlo è Legambiente nell’ultima edizione del rapporto “Stop pesticidi nel piatto”.
Oltre 100 organizzazioni non governative, tra cui Amnesty International, Children’s Rights International Network, Greenpeace e ISDE, hanno chiesto all'Unione Europea di fermare le scappatoie «ipocrite, crudeli, ingiuste e intollerabili», che permettono alle aziende europee di arricchirsi esportando all’estero prodotti tossici vietati all’interno del mercato unico comune.
Dove si trovano pesticidi nocivi? Chi è più a rischio e come può l’esposizione danneggiare la salute delle persone? Per rispondere ad alcune delle domande più frequenti riguardanti l’impatto dei pesticidi nocivi sulla salute delle persone e l’ambiente, la Health and Environment Alliance (HEAL) ha lanciato una nuova infografica facile da usare per comunicare questi contenuti.
Dopo quarant’anni di lotta contro la varroa, il nemico numero uno delle api, sono sempre più numerosi gli studiosi che vedono nella selezione naturale l’unica soluzione per evitare inutili trattamenti e assicurare un futuro alle api.
Nella Giornata mondiale dell'ambiente, che cade il 5 giugno, il bilancio di sostenibilità desta preoccupazione. Dal 2015 sono stati superati 6 dei 9 limiti planetari per: cambiamento climatico; perdita di biodiversità; uso del suolo; flussi biogeochimici; entità inquinanti; utilizzo d'acqua dolce.
Siamo alla resa dei conti. Il sistema agroindustriale, che ha inquinato, finanziato le grandi colture intensive e reso il cibo una merce, vuole prendersi tutto. Ma per garantire cibo sano, suolo fertile e diritti, la risposta è altrove. E c'è chi la porta avanti. I movimenti contadini, le associazioni del bio e le organizzazioni che da anni si battono per la sostenibilità non si arrendono. Il dossier sul numero di aprile della rivista Terra Nuova.
«Con l’abile strumentalizzazione delle proteste degli agricoltori, le associazioni agricole e dell'agroindustria hanno dato in queste settimane l’ultima spallata al Green Deal europeo, additato come la principale causa della crisi del settore primario»: la denuncia arriva dalla Coalizione #CambiamoAgricoltura.
«Scelte come il ritiro del regolamento Sur sulla riduzione dei pesticidi arrivato in questi giorni, il via libera alle Tecniche di evoluzione assistita (TEA) e il rinnovo all’uso del glifosato, solo per fare qualche esempio, hanno svuotato di senso e vanificato i possibili impatti positivi del Green Deal, con cui quindi è miope e pericoloso prendersela»: così Deafal in merito alle proteste degli agricoltori.
L'Unione Europea fa marcia indietro sulle norme che avrebbero dovuto ridurre l'uso dei pesticidi in agricoltura. La Campagna "Cambia La Terra" sottolinea: «Così si danneggiano gli agricoltori e l'agricoltura». Legambiente: «Decisione incomprensibile».
Un consorzio di sei ONG – PAN Europe, ClientEarth (UE), Générations Futures (Francia), GLOBAL 2000 (Austria), PAN Germania e PAN Paesi Bassi – ha lanciato ufficialmente un ricorso legale contro la recente decisione della Commissione Europea di riapprovare il glifosato.
Secondo il dossier di Legambiente, il 39,21% dei campioni analizzati di origine vegetale e animale è risultato contenere tracce di pesticidi; nella frutta si arriva al 67%. Preoccupa il multiresiduo. Per combatterlo serve una legge nazionale.
«Il Parlamento Europeo ha respinto il regolamento sulla riduzione dei pesticidi previsto dalla road map della Strategia Farm to Fork. Quello che sta succedendo è molto grave: sui temi della difesa dell’ambiente e della salute umana siamo tornati, con il voto di oggi e non solo, all’anno zero delle politiche comunitarie». Lo dice Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio.
«La Festa del bio di Bologna è stata anche la prima tappa de "I territori amano il Bio - In tour" un’iniziativa della campagna Cambia la Terra promossa da FederBio e dedicata ai Comuni che hanno deciso di ridurre, fino a eliminare, l’utilizzo di pesticidi» ce lo spiega Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio.
Gli erbicidi a base di glifosato causano leucemia nei ratti in giovane età: questo quanto emerge dai risultati dello studio internazionale dell’Istituto Ramazzini presentati in chiusura dei Ramazzini Days 2023. Informazione importantissima proprio mentre si attende la decisione a livello di Unione Europea sull'eventuale riautorizzazione del glifosato.
La comunità per l’agricoltura rigenerativa in Spagna denuncia il greenwashing di Bayer, multinazionale che ha presentato a Madrid una strategia con cui annuncia di voler guidare proprio questo settore dell’agricoltura.