Via Campesina: «Nuovi Ogm, l’uroparlamento voti no»
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Gli Stati membri della Ue hanno approvato la deregolamentazione dei nuovi Ogm. Via Campesina: «Un errore strategico per la sovranità alimentare e sementiera dell'Europa. Ora resta l'Europarlamento».
Gli Stati membri della Ue hanno approvato la deregolamentazione dei nuovi Ogm. Via Campesina: «Un errore strategico per la sovranità alimentare e sementiera dell’Europa. Ora resta l’Europarlamento».
Nella riunione del Coreper del 19 dicembre, la maggioranza degli Stati membri dell’UE ha approvato l’accordo provvisorio di trilogo sulla deregolamentazione degli OGM vegetali ottenuti con le nuove tecniche genomiche (Ogm-Ngt). «Esso ignora le preoccupazioni degli agricoltori e dei piccoli e medi produttori di sementi in materia di brevetti, diritti degli agricoltori sulle sementi, protezione dei settori biologici e privi di Ogm, diritto dei consumatori all’informazione e rischi per la salute umana e l’ambiente – spiega il Coordinamento europeo di Via Campesina (ECVC) – Un gruppo di otto paesi (Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Germania, Ungheria, Romania, Slovacchia e Slovenia) ha riconosciuto queste legittime preoccupazioni e non ha sostenuto questo testo pericoloso».
L’ECVC, che rappresenta gli agricoltori di piccole e medie dimensioni, denuncia «un errore strategico per la sovranità alimentare e sementiera dell’Europa e per il futuro dell’agricoltura dell’Ue, che andrà a beneficio solo di una manciata di aziende sementiere detentrici di brevetti, ridurrà l’agrobiodiversità, aumenterà i prezzi delle sementi per gli agricoltori e ingannerà i consumatori eliminando l’etichettatura dei prodotti finali. Il recente accordo provvisorio risultato dal trilogo su questo dossier non ha portato alcuna soluzione alle numerose questioni sollevate dalla proposta sugli Ogm-Ngt. Senza l’obbligo di tracciabilità per le colture e i prodotti e l’obbligo di pubblicare i metodi di rilevamento e identificazione, gli agricoltori e i produttori di sementi convenzionali saranno completamente privi di protezione in caso di contaminazioni accidentali o di azioni legali per violazione di brevetti, compresi quelli che si estendono abusivamente a caratteristiche autoctone presenti nelle sementi tradizionali».
«L’accordo finale del trilogo ignora completamente la posizione forte assunta dal Parlamento europeo, che nel febbraio 2024 ha riconosciuto che i brevetti sono dannosi per gli agricoltori europei e le piccole e medie imprese sementiere e ha chiesto una restrizione dell’ambito di applicazione dei brevetti sugli Ogm-Ngt per proteggerli dalla loro estensione abusiva alle sementi e ai tratti ottenuti con processi di selezione convenzionali non brevettabili» prosegue l’ECVC.
«L’approvazione di questa proposta si basa su vuote promesse sulla presunta sostenibilità delle colture Ngt, che non è supportata da alcuna prova scientifica né dalla loro disponibilità sul mercato – ha dichiarato Alessandra Turco del Comitato di coordinamento dell’ECVC – L’unica motivazione alla base di questa proposta è quella di imporre il modello dei brevetti sulle sementi in Europa, costringendo gli agricoltori ad acquistare ogni anno Ogm brevettati e consentendo la privatizzazione di tutte le sementi, comprese quelle tradizionali e contadine. Negli ultimi due giorni, gli agricoltori hanno protestato per difendere il loro reddito, minacciato dall’accordo di libero scambio Ue-Mercosur. Costringere gli agricoltori ad acquistare OGM- NGT brevettati non migliorerà in alcun modo la loro situazione economica, al contrario minaccerà gravemente i settori biologici e senza Ogm, che sono ben consolidati in Europa».
La proposta di regolamento non è ancora legge: l’accordo provvisorio deve ancora essere approvato dal Parlamento europeo all’inizio del 2026. L’ECVC «invita tutti i deputati europei a votare nell’interesse dei cittadini, degli agricoltori, delle piccole e medie imprese sementiere e degli operatori del settore biologico e senza Ogm, e a respingere questo accordo dannoso».
PER APPROFONDIRE
La deregolamentazione di un’ondata di nuovi Ogm in Europa può cambiare per sempre l’agricoltura e il cibo che mangiamo.
Finora gli obblighi di tracciabilità, etichettatura e valutazione del rischio secondo il principio di precauzione avevano evitato a Italia ed Europa l’invasione di coltivazioni figlie dell’ingegneria genetica e del cibo creato in laboratorio. Ora però la Commissione Europea sta cancellando ogni vincolo per le cosiddette New Genomic Techniques (NGT), ribattezzate in Italia Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA), compresa la possibilità per gli Stati di vietarle sul loro territorio. In questo libro si intrecciano storia della biologia, inchiesta giornalistica e testimonianze dai movimenti, per raccontare gli enormi interessi e le relazioni pericolose tra multinazionali, politica e scienziati che rischiano di compromettere la vera transizione agroecologica, i diritti dei contadini sui semi e quelli dei consumatori a una scelta informata.


