Metodo Montessori, la formazione dei docenti
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Un aspetto sicuramente fondamentale nell’approccio Montessori è la formazione degli insegnanti, che deve essere rigorosa e completa. A svolgere un ruolo importante nel nostro paese su questo fronte è l’Opera Nazionale Montessori, che non solo provvede a formare i docenti, ma anche a preparare gli stessi formatori, con riconoscimento e autorizzazione ministeriale. L’Opera fornisce inoltre un elenco di scuole con cui ha contatti, convenzioni o per le quali garantisce consulenze metodologiche.
A occuparsi di formazione di alto livello è anche la Fondazione Centro internazionale di studi montessoriani con sede a Bergamo, ente fondato dal figlio della Montessori nel 1961 e riconosciuto dall’AMI, l’Association Montessori Internationale, che la neuropsichiatra e pedagogista aveva a sua volta costituito nel 1929 ad Amsterdam, dove si era trasferita, con il compito di preservare l’integrità del suo lavoro e operare per la sua diffusione a livello internazionale.
Anche la Fondazione Montessori Italia, con sede a Trento, ha ottenuto l’autorizzazione del Miur per organizzare corsi di differenziazione didattica che forniscono un’abilitazione agli insegnanti. L’ente segue in particolar modo una rete di scuole nell’Alto Piemonte, oltre ad alcune altre realtà educative nel centro e nord Italia.
Altro ente che propone formazione, ma non ha riconoscimenti del Miur, è l’associazione Montessori in Pratica. In questo caso, le attività si svolgono soprattutto online e sono declinate su aspetti estremamente pratici del metodo.
Foto: Kaboompics.com per Pexels
LETTURE UTILI
Il periodo che va dalla nascita fino ai 3 anni è cruciale. Se, con le opportune cautele, man mano che cresce si lascia al bambino la possibilità di scegliere e gli si affidano incarichi semplici, questo contribuirà positivamente alla costruzione della sua individualità. Inoltre, potendosi muovere in libertà e interagendo in prima persona con il mondo reale, il bambino impara a focalizzare la propria attenzione e acquisisce una maggiore sicurezza. Per applicare queste semplici proposte, che costituiscono l’essenza dell’approccio montessoriano, è necessario ripensare il nostro modo di essere e di agire con il bambino: dobbiamo lasciargli fare da solo alcune cose e non dobbiamo agire al posto suo.

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Oggi è sempre più importante rispettare i tempi dei bambini e le loro tappe di crescita, senza avere fretta. L’autostima e l’autocontrollo sono le acquisizioni principali della fascia 3-6 e l’inizio della scuola dell’infanzia è l’evento centrale per il bambino di 3 anni. In questo periodo vengono poste le basi di quello che sarà il comportamento futuro; i bambini imparano a tollerare la frustrazione, a resistere agli impulsi emotivi, a concentrarsi su alcuni semplici obiettivi.
L’autrice, profonda conoscitrice dell’approccio educativo di Maria Montessori, si sofferma sull’importanza dei semplici gesti della vita quotidiana, che ripetuti insieme da grandi e piccini insegnano l’autonomia in modo giocoso.
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I consigli sono dedicati alla fascia d’età 9-12 anni. Per genitori, insegnanti, istruttori sportivi, educatori è cruciale accompagnare nel modo migliore il bambino nella scoperta di se stesso e del proprio posto nel mondo.Il libro prende spunto dagli insegnamenti di Maria Montessori per affrontare i grandi temi del nostro tempo, tra cui l’iperconnessione, la perdita di legami con la natura e l’incursione precoce dei giovani nel mondo degli adulti. Riportare i giovani all’essenziale – imparare a pensare, a essere, a vivere con gli altri – è una prima fondamentale tappa per poi affrontare insieme l’adolescenza.


