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Spagiria, l’energia dalle piante per ritrovare l’armonia

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Spagiria, una conoscenza che affonda le radici in un antichissimo passato e su cui sta tornando l’interesse: è una metodologia di lavorazione e trasformazione delle piante per ricavarne tinture, macerati ed essenze benefiche per la salute.

Spagiria, l’energia dalle piante per ritrovare l’armonia

Spagiria, una conoscenza che affonda le radici in un antichissimo passato e su cui sta tornando l’interesse: è una metodologia di lavorazione e trasformazione delle piante per ricavarne tinture, macerati ed essenze benefiche per la salute. Ne parliamo con Emanuela Scorza, naturopata, esperta di medicina olistica, formatrice di tecniche energetiche e titolare di Scuola Emergere, scuola integrata di naturopatia e crescita personale.

«La spagiria è una disciplina molto ampia che affonda le sue radici nella medicina dell’antico Egitto e che parte dal presupposto secondo cui noi siamo un microcosmo all’interno del macrocosmo dell’universo» spiega Emanuela. «La spagiria è una metodologia di lavorazione delle erbe officinali molto particolare e complessa, che prevede tempistiche e processi ben determinati allo scopo di produrre un rimedio, solitamente in forma liquida, che contenga al suo interno tutti gli aspetti della pianta, quindi non solo la parte fisica ma anche la sua qualità energetica e la parte animica». 

Quando si consiglia un rimendo spagirico è perché «esso lavora su tutte le parti della persona» prosegue Emanuela. «Prendiamo ad esempio la lavanda spagirica: può essere adatta a una persona che ha bisogno di ripristinare nel suo sistema le parti che hanno uno squilibrio e che nel tempo si sono indebolite. La grande differenza rispetto alla fitoterapia tradizionale è che i fitoterapici forniscono solo un apporto all’organismo, mentre con il rimedio spagirico mettiamo anche in grado l’organismo di ripristinare le forze energetiche che nel tempo si sono indebolite e che quindi, una volta riacquisite, permetteranno di ritrovare la naturale sintonia». 

«Quando si manifesta uno squilibrio nella persona è perché una forza ha preso il sopravvento rispetto alle altre, quindi il rimedio spagirico interviene per portare il riequilibrio, senza aggredire la forza disarmonica ma sostenendo quella che si è indebolita. In questo modo la persona torna in armonia.».

La modalità di preparazione è particolare e, come spiega Emanuela Scorza, «alla fine della trasformazione alchemica che si va a fare la pianta avrà digerito se stessa, contenendo tutte le proprie componenti, radici, foglie ecc. L’essenza liquida che si ottiene lavorerà sull’aspetto fisico, su quello emotivo, su quello mentale e su quello energetico». 

Un esempio di un disequilibrio su cui si può intervenire può essere quello dell’insonnia. «L’insonnia è oggi un problema molto diffuso» prosegue Emanuela. «Spesso si prescrive qualcosa senza tenere conto che l’insonnia non è uguale per tutti. Si possono avere difficoltà nell’addormentamento, o ci possono essere frequenti risvegli notturni, oppure si dorme ma ci si sveglia al mattino privi di energia. Questo è dovuto al fatto che ci sono alcune forze che agiscono in modo contrastante, non si riesce ad abbandonarsi come si dovrebbe e quindi non ci si ricarica durante il sonno. Quando si ha difficoltà ad addormentarsi, una pianta che può servire per favorire l’abbandono al sonno è la melissa, che può essere assunta in quintessenza, cioè sotto forma di olio essenziale spagirico, oppure in elisir, che lavora più sull’ambito animico. Se invece ci si addormenta, perché si crolla dalla stanchezza, ma ci sono risvegli notturni ripetuti, significa che si è in allerta, che la mente continua a lavorare; in questi casi allora può servire la valeriana in quintessenza, perché permette di placare la mente, oppure la lavanda se ci si risveglia con l’ansia. La lavanda è utile anche quando si ha stanchezza al risveglio: presa al mattino prepara a vivere la giornata placando la dimensione mentale che porta a rimuginare».

Una ulteriore particolarità dell’approccio su cui basa la scelta dei rimedi spagirici è il principio secondo cui, come aggiunge Emanuela, «noi abbiamo al nostro interno tutte le forze presenti nell’universo, abbiamo dentro di noi i pianeti del sistema solare che sono rappresentati, in modo analogico, sotto forma di qualità energetiche, caratteristiche emotive e caratteristiche fisiche; ad esempio il nostro cuore è legato al Sole, la Luna è legata al cervello. La Luna non brilla di luce propria ma riflette la luce del Sole e questo è quello che deve avvenire all’interno di noi: quando noi riflettiamo usiamo la dimensione del pensiero ma in realtà stiamo esprimendo, attraverso la nostra parte di percezione superiore, ciò che viene dal nostro Sole interiore, quindi dal nostro cuore».

Scuola Emergere organizza anche un Master in Spagiria per approfondire questo affascinante argomento. Si tratta di un percorso che dura tredici fine settimana e che ha come docente il dottor Carlo Conti.

Qui il programma e le modalità per iscriversi

Il master è aperto a tutti, «è molto approfondito e dettagliato» aggiunge Emanuela. «C’è chi lo frequenta per fare poi della spagiria una professione o per integrare la propria professione, e chi lo frequenta per ampliare le proprie conoscenze e prendersi cura della propria salute». 

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