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Nuove varietà di cereali per l’agricoltura biologica: tavola rotonda

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Quando
Giovedì 23 Maggio 2024

Dove
CiRAA “E. Avanzi”, San Piero a Grado, Pisa
L’importanza della selezione di nuove varietà di cereali per l’agricoltura biologica e il valore della filiera del seme bio al centro di una giornata formativa organizzata dalla Fondazione Seminare il Futuro. L’iniziativa, aperta a tutti gli operatori del settore, è in programma giovedì 23 maggio a partire dalle 14:30 presso il CiRAA “E. Avanzi”, a San Piero a Grado, Pisa. Un momento di confronto con una tavola rotonda alla quale parteciperanno anche esperti nazionali ed internazionali, a cui seguirà la visita al campo catalogo della Fondazione Seminare il Futuro (SIF). Verrà mostrato il lavoro di ricerca della Fondazione sul biobreeding, ovvero la selezione di nuove varietà di grano duro, grano tenero, farro spelta ed altri cereali adatti all’agricoltura biologica e biodinamica tramite tecniche di incrocio tradizionali. 
Un primo progetto di biobreeding è stato sostenuto dalla Cooperativa Agricola Gino Girolomoni e da EcorNaturaSì (tra i fondatori di SIF), a partire dal 2016 con la collaborazione del Crea di Foggia e dell’esperto svizzero nella selezione di cereali in biologico Peter Kunz. Questa prima ricerca ha portato alla selezione di due varietà: “Inizio” e “Prossimo”. La prima è già in fase di moltiplicazione nelle aziende agricole socie della Cooperativa Girolomoni, che ha messo a disposizione tutta la filiera per poter sperimentare questa nuova varietà di grano, dal campo alla pasta. “Prossimo”, invece, è in fase di registrazione. Il processo di selezione di varietà biologiche però non si è mai fermato, nuovi incroci sono stati realizzati dai breeder della Fondazione Seminare il Futuro e nuova biodiversità è in corso di selezione da parte di SIF, in collaborazione con il Centro di ricerche agro-ambientale E. Avanzi dell’Università di Pisa e con la partecipazione degli agricoltori.  
“Abbiamo bisogno di varietà adatte all’agricoltura biologica e biodinamica per questo è fondamentale fare ricerca- afferma Federica Bigongiali, direttrice della Fondazione Seminare il Futuro-. Le nuove varietà di grano duro bio selezionate si sono rivelate valide dal punto di vista agronomico e sufficientemente alte per contrastare le erbe infestanti. Anche le prove di pastificazione hanno confermato che siamo sulla strada giusta. Il processo per la selezione di nuove varietà di grano duro bio va avanti, anche in ottica di raggiungere entro il 2030 l’obiettivo del 25% di superfici agricole biologiche in Europa, come previsto dalla Farm to Fork”.
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