Un manuale pratico di cesteria per imparare a fare cesti secondo le tradizioni regionali italiane scritto dall’esperto Andrea Magnolini, portavoce di un sapere antico, ancora vivo e attivo.
La prima parte del libro è dedicata al riconoscimento e reperimento dei materiali necessari, dai vari tipi di salice che si trovano in natura, al periodo migliore di raccolta ad esempio di rami di vitalba o canne. Nello stesso si trovano interessanti spunti di riflessione circa gli aspetti ecologici di questa autoproduzione, un focus sulle tessiture più comuni, gli attrezzi necessari.
Si entra nel vivo della parte pratica con il secondo capitolo suddiviso in comode schede monografiche regionali, accompagnate da bellissime foto a colori con la spiegazione dettagliata di tutti i passaggi, intrecci e chiusure per realizzare il vostro cesto.
A corredo del libro
Fare cesti, la sezione finale offre un ricco e aggiornato indirizzario per contattare e scoprire le associazioni di cestai in Italia e la segnalazione dei maggiori eventi dedicati al tema.
Scrive Andrea Magnolini: “Ceste, panieri, canestre, nasse e gerle di vimini, canna e olivo, olmo, sanguinello, giunco spinoso, giunco di palude, tifa, nocciolo, castagno, ginestra, asparto: sono solo alcuni esempi di una grande varietà di manufatti. Tutti oggetti che venivano realizzati con tecniche, colori e sfumature differenti. Cesti semplici o complicatissimi, essenziali o robusti fino all’accesso, ogni zona aveva un cesto caratteristico e non è difficile, osservandoli, riconoscere il carattere della gente a cui appartiene…”.
Prosegue:”I cesti d’importazione, oggi disponibili nei negozi per pochi euro, non sono in grado di raccontarci quasi nulla della loro storia, delle mani che li hanno intrecciati, dei materiali utilizzati o dell’annata climatica. Imparare a realizzare artigianalmente un oggetto, a fare cesti, significa recuperare un legame profondo tra l’uomo e la natura e tra l’uomo e i suoi antenati e le sue tradizioni”.