Un progetto che parla di nuova agricoltura, biodiversità, consapevolezza, lanciato dall’attore-contadino Andrea Libero Gherpelli. Ne parliamo con lui al Terra Nuova Festival, insieme ai protagonisti di una vera rivoluzione che parte dai campi per arrivare lontano
Ripartiamo dalla terra. Dai semi buoni, dalla fiducia nella nostra capacità di invertire la rotta. “Prendere coscienza del terreno e del seme è una vera rivoluzione. Bisogna nobilitare la figura dell’agricoltore. Con la zappa si imparano tante cose” Sono le parole di Andrea Libero Gherpelli, attore professionista, volto noto delle serie televisive come
Squadra Antimafia, Don Matteo, Nero Wolfe e interprete di pièce teatrali quali il
Cyrano de Bergerac, Caligola o Edipo Re. Andrea si definisce orgogliosamente contadino di quarta generazione. A dirla tutta non ha mai abbandonato del tutto i campi dell’azienda agricola di famiglia,
Casa Vecchia, con ben 40 ettari che si estendono nelle fertili pianure di Correggio (Re) in Emilia Romagna, coltivati a seminativo. Poi ad un certo punto è nato l’amore per i grani antichi. Oggi ha una dozzina di varietà tra grani teneri e grani duri. “Una mia iniziativa, iniziata in modo sperimentale, con un pugno di semi. Tra i duri ho provato il perciasacchi di Giuseppe Li Rosi, ho un bel Khorasan di cui vado fiero. E poi il gentilrosso, il senatore cappelli e poi ancora virgilio, mentana, autonomia, tutti coltivati in purezza. Ho tenuto un appezzamento dove ho creato tutte le varietà, quello che oggi è il miscuglio dell’azienda”.
Come è successo questo nuovo amore per i semi antichi? “È successo che qualcuno mi ha parlato del Senatore Cappelli (un grano duro dei primi del ‘900) e mi sono incuriosito. Ho sempre avuto attorno persone con problemi di alimentazione. la mia testa poi ha fatto da sola. Ho iniziato a studiare, cominciando a incontrare persone. E ho messo i semi nella terra, andando per tentativi.
Mi arrivata l’informazione nel momento giusto, è stata l’occasione per ridare valore alla terra. Quando si fa agricoltura senza consapevolezza c’è una forte sensazione di inutilità, una perdita di valore. Se la filiera non ti dà personalità, lo spirito imprenditoriale arriva a spegnersi. Si perde la visione del futuro”.
Andrea ha fatto un percorso diverso. Ha cominciato a cercare persone, ritrovando biodiversità, coraggio ed entusiasmo da vendere. Gli #Agricolti sanno bene che la conoscenza è condizione fondamentale per la libertà e l’espressione. Per questo non delegano la conoscenza. se la vanno a cercare. “Gli Agricolti questo lo sanno bene e riprendono in mano le campagne e di nuovo le rendendo interessanti, stimolanti e creative. Gli Agricolti non hanno paura della fatica, che la terra è bassa ed il sole caldo, né tanto meno dello studio. Ricercano e praticano. Gli Agricolti elaborano e generano. Raccontano un altro modo di fare agricoltura che vuole ridare braccia e cervelli rubati ingiustamente all’agricoltura, quella agricoltura che sa produrre benefici di salute e di benessere. Gli Agricolti credono nella AgriCultura, quella che sa coinvolgere tra i bisogni dell’Uomo e la generosità della Natura”.
Andrea Libero Gherpelli sarà con noi al Terra Nuova Festival insieme a Matteo Martorana (Azienda Agricola Al Campo), Monia Caramma (AgriCultura Biologica), Manuela Vestri (coltivatrice custode)…e all’agronomo Alessandro Marino Merlo a fare da raccordo tecnico sulle varie esperienze. Sabato 26 maggio, ore 18.30, a Camaiore (Lu)