Si tiene dal 15 al 17 novembre a Milano il 35° Convegno Internazionale di Agricoltura Biodinamica, alla presenza di ricercatori e ospiti internazionali. I risultati della ricerca scientifica insieme all’esperienza sul campo degli agricoltori nelle aule della Triennale e del Politecnico. Terra Nuova media partner, presente anche alle sessioni di approfondimento
Ricerca e innovazione, sono le parole chiave del 35° Convegno Internazionale di Agricoltura Biodinamica che apre il 15 novembre presso la Triennale di Milano, per poi proseguire venerdì 16 e sabato 17 al Politecnico. Terra Nuova, che è anche media partner dell’evento, accompagna da sempre il percorso dell’agricoltura biodinamica in Italia, che si presenta ad un punto cruciale del suo percorso, con la necessità di coinvolgere il mondo scientifico e accompagnare il lavoro di migliaia di tecnici e agricoltori nel lavoro di ogni giorno.
L’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica, in collaborazione con il Fondo Ambiente Italiano, Demeter Italia e, per la prima volta, con l’Università Politecnico di Milano, hanno chiamato esperti di fama internazionale, decisori politici, agricoltori biodinamici e cultori del paesaggio, nell’intento di compiere, nei prossimi anni, un lavoro comune per lo sviluppo ecologico delle produzioni agricole, del territorio, delle aree interne e di quelle più a rischio.
Accademici, ricercatori di varie discipline, tecnici ed agricoltori si ritrovano assieme nelle aule di quella che viene ritenuta una delle università più prestigiose al mondo, per un confronto sulle pratiche e le prospettive del metodo agroecologico fondato nei primi anni del Novecento da Rudolph Steiner. Un riconoscimento importante che fa eco ai segnali positivi del mercato che rilevano di una crescita impetuosa del settore a cominciare dal mondo agricolo. Come riportato dall’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica in occasione del Convegno Sana 2018, l’Italia è primo esportatore al mondo e terzo produttore in Europa con relativo forte interesse da parte dei mercati.
Una ricerca condotta da Coldiretti, presentata durante il convegno Il futuro dell’agricoltura biologica e biodinamica dello scorso marzo nell’ambito di FirenzeBio, ha stabilito che dal 2007 al 2017 le aziende biodinamiche sono raddoppiate.
In Italia una produzione di eccellenza
“Siamo in un momento cruciale” ha dichiarato Carlo Triarico, presidente dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica. “Da una parte c’è molto fermento nei cosiddetti mercati di punta con una richiesta sempre forte di prodotti da agricoltura biodinamica. In Italia abbiamo già una produzione di eccellenza, l’esperienza sul campo non manca, ma c’è bisogno di legare il mondo agricolo a quello della ricerca. Per proseguire e creare nuovi spazi di impresa abbiamo bisogno di una ricerca sistematica, capace di supportare il lavoro degli agricoltori. E serve una vera formazione che consenta ai produttori di superare l’improvvisazione, sia nella gestione dell’impresa, che nelle competenze agronomiche”.
Al convegno verrà presentata la Scuola di Bioagricoltura, in agricoltura biologica e biodinamica, un corso annuale con una farmer school per la formazione di esperti e consulenti. L’altro asso nella manica, vera novità per il comparto, è la creazione dell ’Agenzia per la Ricerca in agricoltura biodinamica, ecosistemica e biodiversità, a cui hanno già aderito importante ricercatori italiani e una rappresentanza del Politecnico.
Molto interessanti anche le diverse sessioni parallele di approfondimento tecnico in programma per sabato 17 al Politecnico, con esperti internazionali che aiutano ad affrontare il tema delle sementi, delle tecniche agricole, la gestione ecologica ed etica degli allevamenti o la fertilità dei terreni. Terra Nuova sarà presente durante tutto il convegno, e partecipa alla sessione di sabato pomeriggio sul tema delle sementi.