Sygenta sta per diventare cinese

ChemChina (China National Chemical Corp.), che già controlla Pirelli, ha lanciato un’offerta da 43 miliardi di dollari per acquisire il gigante svizzero della chimica Syngenta. Il gruppo di Basilea ha confermato la notizia specificando che l’operazione avverrà in contanti.

Come spega Milano Finanza, «l’offerta, pari a 465 dollari per azione più una cedola straordinaria, è stata infatti approvata dal board di Syngenta.  L’operazione rappresenta la più grande acquisizione mai fatta da una società cinese all’estero. In particolare, gli azionisti di Syngenta riceveranno 465 dollari per azione più un dividendo straordinario di 5 franchi svizzeri (4,91 dollari). L’offerta sarà lanciata formalmente nel corso delle prossime settimane in Svizzera e negli Stati Uniti. L’anno scorso Syngenta aveva fortemente contrastato un tentativo di acquisizione della rivale americana Monsanto. Ora, invece, il board all’unanimità ha giudicato positivamente l’offerta di ChemChina. Gli attuali vertici di Syngenta resteranno infatti al loro posto e il board di dieci componenti, che verrà presieduto dal numero uno di Chemchina,  Ren Jianxin, includerà quattro membri dell’attuale organo di sorveglianza».

Ora, oltre al fronte del Ttip (il trattato di libero scambio tra Usa ed Europa che minaccia le garanzie e i diritti per salute e ambiente), si apre il fronte dell’Oriente, con la Cina che sta “lavorando sodo” per convincere l’Europa ad eliminare ogni vincolo nei confronti dei prodotti cinesi. Ora che la “cassaforte dei semi ogm” è in mano ai cinesi e che anche i cinesi potrebbero invadere il mercato europeo senza più garanzie, potranno essere guai grossi!