Global Witness: «Alla COP30 oltre 1600 lobbisti del fossile»
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Una nuova analisi rivela che oltre 1600 lobbisti legati ai combustibili fossili hanno ottenuto l'accesso ai colloqui sul clima della COP30 a Belém, segnando un altro anno di schiacciante presenza dell'industria ai negoziati sul clima: lo afferma la coalizione Kick Big Polluters Out (KBPO).
Una nuova analisi rivela che oltre 1600 lobbisti legati ai combustibili fossili hanno ottenuto l’accesso ai colloqui sul clima della COP30 a Belém, segnando un altro anno di schiacciante presenza dell’industria ai negoziati sul clima: lo afferma la coalizione Kick Big Polluters Out (KBPO).
Secondo l’analisi, rilanciata da Global Witness, i lobbisti dei combustibili fossili superano significativamente il numero di quasi tutte le delegazioni nazionali alla COP30, con solo il Brasile, paese ospitante, che ha inviato più persone.
«Proporzionalmente, si tratta di un aumento del 12% rispetto ai colloqui sul clima dello scorso anno a Baku, in Azerbaigian, e rappresenta la più alta concentrazione di lobbisti dei combustibili fossili alla COP da quando KBPO ha iniziato ad analizzare i partecipanti alla conferenza» scrive GW.
I dati secondo KBPO
I lobbisti dei combustibili fossili superano in numero i delegati ufficiali delle Filippine di quasi 50 a 1, nonostante il paese sia colpito da devastanti tifoni. I lobbisti dei combustibili fossili hanno inviato più di 40 volte il numero di persone della Giamaica, ancora scossa dall’uragano Melissa.
I lobbisti dei combustibili fossili hanno ricevuto due terzi di pass in più per la COP30 rispetto a tutti i delegati delle 10 nazioni più vulnerabili al clima messe insieme (1061), «evidenziando come la presenza dell’industria continui a surclassare quella di coloro che sono in prima linea nella crisi climatica».
«Le principali associazioni di categoria rimangono un veicolo primario per l’influenza dei combustibili fossili, con l’International Emissions Trading Association che porta 60 rappresentanti, inclusi delegati dei giganti del petrolio e del gas ExxonMobil, BP e TotalEnergies – prpsegue GW – Anche l’accesso dietro le quinte rimane un importante canale di influenza, con circa 599 lobbisti che ottengono l’accesso tramite badge e accedono ai meccanismi interni dei negoziati. Diversi paesi del Nord del mondo hanno incluso rappresentanti dei combustibili fossili nelle loro delegazioni ufficiali: la Francia ha portato 22 delegati dei combustibili fossili, di cui cinque di TotalEnergies; la delegazione giapponese comprendeva 33 lobbisti dei combustibili fossili, tra cui Mitsubishi Heavy Industries e Osaka Gas; e la Norvegia ne ha portati 17, tra cui sei dirigenti senior del suo colosso nazionale del petrolio e del gas Equinor».
LETTURE UTILI
Il cambiamento climatico, l’esaurimento del petrolio, lo sconvolgimento economico e l’estinzione di massa rappresentano oramai un’emergenza planetaria di proporzioni schiaccianti. Speranza attiva ci mostra come affrontare la crisi ambientale, economica, ma anche esistenziale che stiamo vivendo e come riscoprire nel nostro profondo una resilienza inaspettata e un potere creativo.
Attingendo alla loro lunga esperienza di attivisti e alle loro conoscenze scientifiche, gli autori ci guidano attraverso un processo di consapevolezza e trasformazione personale in grado di fornirci gli strumenti per affrontare il disordine in cui ci troviamo e svolgere il nostro ruolo nella transizione collettiva, verso una società finalmente in grado di sostenere la vita.


