Italia Nostra: «Rigassificatore operativo a Ravenna, un azzardo»

«La FSRU (Floating Storage and Regasification Units) BW Singapore, nave rigassificatrice acquistata dalla Snam, risulta operativa dallo scorso mese di maggio davanti la costa ravennate, e posizionata a circa quattro miglia di distanza dalla battigia»: lo fa sapere la sezione Italia Nostra di Ravenna.

«Ricordiamo che l’unità in parola venne acquistata dalla Snam nel luglio 2022 a motivo di arginare l’emergenza provocata dalla guerra (ancora in corso) russo-ucraina. Questa tipologia di navi gasiere opera attraverso un sistema cosiddetto di rigassificazione, vale a dire di trasformazione di stato fisico del gas liquido che ricevono da altre unità per trasformarlo poi in gas allo stato aeriforme che verrà immesso nella rete di distribuzione. È stata stimata in 5 miliardi di metri cubi annui la capacità di trasformazione di questa unità – prosegue Italia Nostra – Sappiamo tutti bene che il gas naturale liquefatto continua a fornire un importante contributo per garantire l’approvvigionamento del comparto energetico italiano finché non si deciderà per l’abbandono delle fonti fossili».

«La questione però che salta subito all’evidenza, osservando l’unità ormeggiata (ormeggiata o semplicemente alla fonda?) riguarda la sicurezza di quella sistemazione che non possiede adeguate strutture foranee, idonee a poter fornire ridosso e protezione in caso di mare grosso -prosegue l’associazione ambientalista – Solitamente, le unità FSRU, molto vulnerabili per loro natura, vengono ormeggiate in modo stabile e definitivo per tutta la durata della loro vita commerciale, senza bisogno che si debba spostarle per cercare di sfuggire alle avverse condizioni meteomarine. La domanda sorge spontanea: chi ha autorizzato il posizionamento della BW Singapore, sapendo che la diga foranea di protezione è ancora assai lontana dell’essere completata; chi si assume la responsabilità giuridica di questa situazione d’incertezza? Vale a dire una nave madre, pronta a ricevere a ricevere prodotto (gas liquido) tramite trasbordo, ship to ship, non dispone di un ormeggio sicuro e deve sempre essere pronta a scappare al primo segnale di peggioramento delle condizioni meteomarine. Sarebbe assai interessante capire quanti comandanti si sono succeduti in questi pochi mesi di esercizio operativo al comando della FSRU e chi ha firmato, di volta in volta, le autorizzazioni a procedere per le operazioni di discarica medesime».

Foto: Massimo Fiorentini

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