Il Mensile
Solo parole?
Dall’inizio dell’anno ci sono stati due eventi di rilievo: l’insediamento di Joe Biden come 46° presidente degli Stati Uniti e il World Economic Forum. La riflessione di Alberto Bencistà, presidente di Toscana Bio.
Dall’inizio dell’anno ci sono stati due eventi di rilievo: l’insediamento di Joe Biden come 46° presidente degli Stati Uniti e il World Economic Forum. La riflessione di Alberto Bencistà, presidente di Toscana Bio.
Fridays For Future, il movimento dei giovani per il climata ispirato da Greta Thunberg, organizza in tutto il mondo per venerdì 19 marzo la Giornata mondiale di azione per il clima.
Gli smartphone possono diventare uno strumento per contrastare il cambiamento climatico con la app che riconosce i rumori delle motoseghe, proteggendo così le foreste dal disboscamento.
L’industria automobilistica punta tutto sulla mobilità elettrica, che dovrebbe avere un basso impatto ambientale. Ma è davvero così?
Lo Stato francese è “responsabile” del mancato rispetto degli impegni assunti nel quadro della lotta ai cambiamenti climatici: questo, in sintesi, il verdetto pronunciato nei giorni scorsi dalla giustizia amministrativa di Parigi. Una battaglia avviata due anni fa da Greenpeace, Oxfam, Fondazione Nicolas Hulot e Notre Affaire à tous, che oggi plaudono a una sentenza definita “storica.
L’iniziativa chiamata «Giudizio Universale» conoscerà a breve una svolta. I promotori: «Richiameremo alle loro responsabilità coloro che dovevano decidere e agire e non l’hanno fatto».
Si è tenuto mercoledì 30 settembre il Summit delle Nazioni Unite sulla biodiversità per cercare di definire punti comuni che saranno oggetto del confronto della Conferenza delle Parti alla Convention sulla diversità biologica che si terrà in Cina nella primavera 2021.
Proponiamo questa interessante analisi della percezione del rischio tratta dal quotidiano La Stampa, che, dati alla mano, illustra come la percezione del rischio, collettiva e individuale, possa dare luogo a maggiori allarmismi per determinati fenomeni e possa invece indurre a trascurarne altri, quand’anche di grandissimo impatto.
A un passo da una nuova possibile crisi finanziaria e in piena emergenza ambientale, bisogna unirsi e agire tutti insieme per cambiare noi stessi e le regole del gioco.
La Conferenza delle Parti più lunga di sempre sul clima si è chiusa senza l’accordo più atteso, quello sui mercati di CO2. Lo stesso segretario generale dell’Onu ha parlato di «clamoroso fallimento». Ora si guarda al 2020, ma c’è sempre meno tempo.
Prima lo ha fatto il Parlamento europeo, poi quello italiano approvando una mozione dell’onorevole Rossella Muroni: sono passate le dichiarazioni che impegnano la Commissione UE e il governo italiano a dichiarare l’emergenza climatica e ad assumere misure efficaci.
Le ondate di acqua alta a Venezia, le piogge che mettono in ginocchio città in varie parti d’Italia, valanghe che uccidono, eventi estremi ed eventi ricorrenti: cosa e perché è da correlare direttamente all’emergenza dei cambiamenti climatici in atto e cosa no? Lo abbiamo chiesto al climatologo Massimiliano Fazzini.
Le attuali politiche climatiche globali non saranno sufficienti per mettere uno stop alla marcia serrata che porterà a un record di emissioni inquinanti da qui al 2040, non senza una “grande coalizione” di governi e investitori. A sostenerlo è l’International Energy Agency.
Cinque organizzazioni europee di quattro paesi, con il finanziamento del Programma Erasmus+ dell’Unione Europea, propongono un corso online gratuito sui cambiamenti climatici aperto a tutti i giovani d’Europa fino ai 30 anni di età. Per partecipare alle selezioni si può inviare la propria richiesta fino al 7 novembre.
In primo piano: La Terra appesa a un filo. La crisi climatica ci inchioda – Quanto è circolare l’economia circolare? – Eubiotica: la dieta per intestino e pelle sani – Pelle sensibile: prendiamocene cura con i rimedi naturali – Il tuo pronto soccorso naturale. Affrontare i malanni di stagione con i rimedi fitoterapici – Scegliere una vita senz’auto. I vantaggi della mobilità ecologica – Viaggia in un mondo possibile! La conferenza della Rete europea degli ecovillaggi – L’acqua pubblica non è una chimera – La seconda vita della lana – Il potere curativo dell’ascolto profondo – Le favole cosmiche di Maria Montessori – Le strade ai bambini! Per ridurre l’inquinamento e dar loro più autonomia – «Tutta un’altra scuola» porta 27 esperti a Didacta
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Clima. Resta fuori il taglio dei sussidi dannosi per l’ambiente che sarà affrontato nella manovra. Greenpeace commenta: «Inciderà davvero molto poco sull’emergenza in corso».
In primo piano: La Terra appesa a un filo. La crisi climatica ci inchioda – Quanto è circolare l’economia circolare? – Eubiotica: la dieta per intestino e pelle sani – Pelle sensibile: prendiamocene cura con i rimedi naturali – Il tuo pronto soccorso naturale. Affrontare i malanni di stagione con i rimedi fitoterapici – Scegliere una vita senz’auto. I vantaggi della mobilità ecologica – Viaggia in un mondo possibile! La conferenza della Rete europea degli ecovillaggi – L’acqua pubblica non è una chimera – La seconda vita della lana – Il potere curativo dell’ascolto profondo – Le favole cosmiche di Maria Montessori – Le strade ai bambini! Per ridurre l’inquinamento e dar loro più autonomia – «Tutta un’altra scuola» porta 27 esperti a Didacta
L’iniziativa è dell’artista-attivista svizzero Dan Acher: preparare una enorme bandiera con migliaia di volti di attivisti per il clima stampati sopra da esporre in occasione della COP25, la Conferenza delle Parti sul clima che si terrà dal 2 al 13 dicembre a Santiago del Cile.
Non ci sono solo i Fridays For Future a mobilitarsi per chiedere ai governi misure drastiche per uscire dall’emergenza ecologica e climatica in cui versa il pianeta. Extinction Rebellion, movimento trasversale di disobbedienza civile nonviolenta, è arrivato anche in Italia e si sta organizzando: dal 7 al 13 ottobre sarà la settimana della ribellione internazionale.
In tutto il mondo sempre più cittadini hanno deciso di intraprendere le vie legali contro governi ritenuti responsabili di inazione di fronte agli effetti irreversibili dei cambiamenti climatici. Si apre così la stagione delle cosiddette «cause climatiche», che vede anche il nostro paese in prima fila.