Le aziende informano
Carta made in Italy: una filiera viva e in crescita
Si è tenuta ad aprile al Muse di Trento la giornata del Made in Italy ed è stata celebrata l’industria sostenibile della carta.
Si è tenuta ad aprile al Muse di Trento la giornata del Made in Italy ed è stata celebrata l’industria sostenibile della carta.
Ogni anno il 18 marzo si celebra la giornata mondiale del riciclo. In questo giorno, evidenziamo un fatto importante: le fibre fresche e riciclate non competono, ma sono sinergiche per rafforzare l’economia circolare ed il pieno potenziale delle risorse rinnovabili.
150mila tonnellate di emissioni di CO2 evitate, oltre 4 mila migranti accolti, 1855 ettari di terra coltivati a biologico: sono solo alcuni dei numeri contenuti nel Report di Impatto 2024, il documento dove Banca Etica rendiconta l’impatto sociale e ambientale dei finanziamenti erogati e le emissioni di gas serra connesse all’attività operativa e creditizia.
L’industria cartaria si è confermata “essenziale” ai bisogni di comunità e territori, e perno della circolarità e la sostenibilità dell’economia del paese, con un tasso di circolarità pari al 63% che raggiunge oltre l’88% negli imballaggi.
In un momento di seria difficoltà di riferimento delle materie prime la green economy diventa un modello per esprimere al meglio l’attività mantenendo più a lungo il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse riducendo al minimo la produzione di rifiuti contribuendo alla salvaguardia del territorio.
L’industria cartaria è stata tra primi settori industriali ad avere pubblicato dal 1999 un Rapporto Ambientale che invita gli stakeholders e interlocutori ambientali a un dialogo trasparente e lontano dai luoghi comuni. Quest’anno il lavoro è stato scritto per la prima volta in collaborazione con Lega Ambiente con una piena condivisione di valori e con l’obiettivo di raccontare un settore industriale da sempre declinato alla sostenibilità, che non produce commodity ma rinnovabilità, riciclabilità e riciclo.
Le sette mosse per pensare come un economista del XXI secolo.
Il libro scolastico in formato cartaceo ha risentito meno di altri prodotti sia della concorrenza digitale (e-book ) sia dell’effetto COvid 19, con le scuole chiuse per il lockdown e la didattica a distanza. I libri stile “vecchia scuola” dimostrano che la carta vince ancora, il digitale si conferma unicamente come strumento di supporto alla didattica.
È dalla fine degli anni novanta che si è iniziato a parlare di economia circolare. La progressiva sensibilizzazione attorno a questo tema ha fatto si che si sia innescata una vera e propria cultura che va oltre all’aspetto produttivo e sensibilizza ed educa il consumatore non solo al riciclo dei materiali ma al loro riutilizzo.
La redazione di Terra Nuova risponde alla domanda di Giorgio, un lettore interessato a saperne di più sui finanziamenti per la realizzazione di un’azienda agricola.