Ambiente
Legambiente: inquinamento acque, 1 campione su 3 oltre i limiti
Quest’estate su 388 campionamenti nelle acque costiere e lacustri in 19 regioni il 34% è risultato oltre i limiti di legge, ossia 1 campione su 3. Lo fa sapere Legambiente.
Quest’estate su 388 campionamenti nelle acque costiere e lacustri in 19 regioni il 34% è risultato oltre i limiti di legge, ossia 1 campione su 3. Lo fa sapere Legambiente.
Scopri la nuova estate Nonsolomare di Tra Terra e Cielo: pratiche sane e (ri)creative a due passi dal mare, ad Albenga (SV) fino al 13 settembre 2025: 13 settimane nel Golfo del Sole, tra storia e natura, nell'abbraccio ligure di mare e colline. (articolo sponsorizzato)
Nel 2024 si è raggiunto il record di temperature sia a livello globale sia nel bacino del Mediterraneo. In aumento anche le ondate di calore, sia in superficie sia lungo la colonna d’acqua. I dati nel rapporto di Greenpeace.
Dal 13 al 20 luglio 2025, un ritiro di hatha yoga con Carla Ricci presso lo splendido agriturismo, con vista sul mare, Tenuta Su Vrau a Posada (Nuoro).Mare, terra, profumi, suoni e luoghi d’incanto, in una pratica yoga di apertura alla bellezza del vivere.
Le vacanze in spiaggia continuano a essere una scelta irresistibile per chi desidera coniugare relax, avventura e cultura. Pianificare una vacanza al mare richiede attenzione ai dettagli, dalla scelta della destinazione all’adozione delle misure necessarie per un viaggio sicuro. Investire in coperture assicurative è un passo essenziale per garantire una vacanza senza pensieri, permettendo di vivere appieno ogni attimo in
Innalzamento della temperatura e del livello del mare, erosione costiera, eccessiva antropizzazione dei litorali, inondazioni, eventi meteo estremi: le nostre coste italiane sono in una condizione di forte fragilità. Lo afferma il rapporto "Spiagge 2024" di Legambiente.
Meno dell’1% dei mari italiani è sottoposto a misure di tutela efficaci e appena lo 0,04% rientra nel computo delle aree in cui è vietata qualsiasi tipo di attività, inclusa la pesca. Siamo quindi ben lontani dalla protezione di almeno il 30% dei nostri mari entro il 2030 che l’Italia si è impegnata a realizzare: lo denuncia Greenpeace.
In merito alle estrazioni nei fondali marini «il nostro governo sembra oscillare tra la tutela e la possibilità di sfruttare i fondali marini» scrive Greenpeace, che chiede che venga presa una posizione netta di contrarietà a questa pratica «che sarebbe devastante».
Le proiezioni di aumento del livello del mare, pubblicate nel 2021 dall’IPCC nel Report AR6, sarebbero sottostimate lungo le coste. È questo il risultato della ricerca “Sea level rise projections up to 2150 in the northern Mediterranean coasts”, appena pubblicata sulla rivista internazionale Environmental Research Letters da un team di ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e del Radboud Radio Lab del Dipartimento di Astrofisica dell’Università di Radboud (Olanda).
«I mari del pianeta subiscono gli effetti sempre più impattanti delle attività umane: pesca industriale, acidificazione, deossigenazione, inquinamento, trasporto marittimo, oltre alla minaccia dell’estrazione mineraria in acque profonde. È necessario ratificare al più presto il Trattato globale sugli oceani e proteggere circa 11 milioni di km² di oceano in più ogni anno, da oggi fino al 2030»: così l'appello di Greenpeace.
Cemento illegale, inquinamento e maladepurazione, pesca di frodo mettono sotto scacco il mare italiano e le aree costiere. Sono ben19.530 i reati ambientali accertati nel 2022 lungo le coste italiane. Lo afferma Legambiente nel suo rapporto "Mare Monstrum".
«I negoziati dell’Autorità internazionale per i fondali marini (International Seabed Authority, ISA) si sono conclusi senza alcun via libera alle alle estrazioni minerarie in alto mare (deep sea mining). Le compagnie interessate a trasformare i fondali marini in miniere di metalli rari non potranno iniziare a saccheggiare gli oceani come avrebbero voluto»: lo spiega Greenpeace.
Yoga in spiaggia, trattamenti, pranzi salutari e soggiorno a dieci minuti dal mare. Maicol Urbinati, insegnante di yoga e terapista ayurveda, l’ha pensata proprio giusta, trasformando il suo appartamento vicino al mare a Igea Marina in un centro benessere, dotato di posti letto e home restaurant.
I mari italiani registrano fino a 2°C in più: anche il Mediterraneo soffre gli impatti della crisi climatica. Lo afferma Greenpeace citando il terzo rapporto del progetto Mare Caldo che conferma un aumento generalizzato delle temperature con conseguenze evidenti sulla flora e la fauna del Mediterraneo e un’intensificazione degli eventi climatici estremi.
Condividiamo anche con tutti coloro che ci seguono sul web l'intervento di Roberta Billitteri, vicepresidente di Slow Food Italia, pubblicato sul numero di maggio della rivista Terra Nuova.
Per la sua rubrica satirica sulla rivista Terra Nuova, Arianna Porcelli Safonov ha scelto per dicembre un focus sulle spiagge italiane che da ottobre a maggio non sono frequentate. Con la consueta ironia tagliente, ecco l'intervento della performer di monologhi di satira.
Mare Vivo onlus rilancia la sua petizione e l'attività per salvare i delfini in occasione della ripartenza a settembre della caccia ai delfini in Giappone. Questi animali vengono cacciati sia per la carne sia per ottenere esemplari da inserire nei delfini.
Una ricerca pubblicata dalla rivista ‘Global Change Biology’ e coordinata dall’Istituto per le risorse biologiche e biotecnologie marine del Cnr di Ancona ricostruisce la storia delle invasioni biologiche nel Mar Mediterraneo, che negli ultimi 130 anni ha subito l’arrivo di circa duecento nuove specie ittiche grazie al cambiamento climatico
«Durante l’ultima spedizione nell’Alto Adriatico, Greenpeace ha offerto la sua nave Rainbow Warrior come piattaforma di ricerca al Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione dell’Università di Padova, che ha il compito di monitorare la popolazione di delfini e tartarughe in un’area da poco protetta proprio di fronte al Parco del Delta del Po. I risultati della ricerca confermano la diffusa presenza di delfini e tartarughe: serve un’area protetta più ampia per difenderli!»: lo afferma Greenpeace.
«Sempre più complicato trovare un posto al sole libero e gratuito sulle nostre spiagge: le concessioni balneari toccano quota 12.166 , il 46% delle coste sabbiose è soggetto a erosione, il 7,2% è interdetto alla balneazione per inquinamento»: i dati nel Rapporto Spiagge 2022 di Legambiente.