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Insonnia: sfatiamo alcuni luoghi comuni

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È un tema che ricorre spesso, quello dell’insonnia o comunque della difficoltà di dormire come si vorrebbe. Ed è un argomento che non ha molto senso trattare in generale, cioè separato dal contesto (ambiente, professione, sensibilità, stato di salute, vicissitudini) della persona che ne soffre. Le controindicazioni dei farmaci più comuni e i rimedi naturali.
Insonnia: sfatiamo alcuni luoghi comuni

Le cause dell’insonnia possono essere molteplici, quindi bisogna sapersi ascoltare e occorre analizzare ciò che nelle nostre giornate non “quadra”. Cominciando da ciò che potrebbe sembrare scontato ma non lo è.

Lo psicologo mette l’accento sugli aspetti emozionali? Il medico di famiglia è più propenso a indagare l’apparato digerente? L’endocrinologo vi propone un’analisi degli ormoni tiroidei? Il neurologo sta pensando ad altro ancora?

Effettivamente le cause dei disturbi del sonno possono essere così tante che mai come in questo caso è veramente difficile generalizzare.
Partiamo tenendo presente che chi soffre di insonnia ricorrente dovrebbe evitare caffè, bevande che contengono caffeina, alcolici, sigarette, eccessi a tavola, dolci e dolcificanti.

Primo consiglio: non trascurare il sonno stesso!

Spesso chi ha problemi di sonno viva il momento di andare a dormire in modo conflittuale e spesso si finisce per chiedere al medico una pillola che “risolva” il problema.
Biologicamente il tempo più opportuno per dormire è la notte e le ore più riposanti sono quelle prima della mezzanotte; comunque, quanto più saremo rilassati di giorno, quanto meglio e a lungo dormiremo la notte.
Il primo e più efficace consiglio è quindi quello di non trascurare il sonno stesso e dedicargli almeno un’ora in più del tempo che riteniamo adatto a noi: se dobbiamo alzarci per esempio alle 7 del mattino e riteniamo giuste per noi 8 ore di sonno, è utile andare a letto entro le 10 di sera. Se ne abbiamo la possibilità, è importante anche un riposo pomeridiano. L’insonnia infatti va affrontata principalmente con il riposo, il rilassamento e… il sonno stesso, per arrivare a ripristinare l’equilibrio perduto.

Secondo consiglio: rilassamento

La paura di non dormire spesso ci impedisce di rilassarci. Pensiamo allora che è importante la qualità del riposo notturno, a volte anche più della quantità: chi è rilassato nella sua attività giornaliera e non assume sostanze eccitanti ha di solito bisogno di meno ore di sonno e sarà più efficiente e produttivo nella veglia. Si può avere giovamento dalla pratica quotidiana della meditazione profonda o comunque da tecniche di rilassamento. Provate a mettervi in posizione supina, con una mano sull’addome e l’altra sul torace; percepitevi mentre respirate e ponete l’attenzione sull’addome che si solleva ritmicamente, mentre il torace rimane fermo.

Alcune note piante medicinali

Sono indicati diversi rimedi che possono aiutare a riequilibrare le condizioni psico-fisiche relative al ritmo biologico del sonno, come fiori di arancio, basilico, biancospino, fumaria, lavanda, maggiorana, melissa, menta piperita, origano, passiflora, olmaria, rosolaccio, tiglio, timo, valeriana, verbena, ma anche le albicocche, il cavolo nelle varie forme (cappuccio, verza, cavolo nero, cavolfiore), la lattuga, le prugne, la zucca. Se, come sempre, è bene che la prescrizione sia personalizzata, provare comunque non costa nulla. Ovviamente piante, frutta e ortaggi dovranno essere biologici, freschi o di recente raccolta.

Il letto

La testa è opportuno che sia orientata a nord o comunque tra il nord e l’est. Potrebbe essere utile evitare materassi troppo morbidi, per avere migliore sostegno. È bene evitare di avere la televisione in camera e preferire il colore blu-azzurro.
Foto: Ron Lach per Pexels

LETTURE UTILI

Dormire bene
Il dottor Paolo Pigozzi ci spiega come trasformare il terzo della vita che passiamo a letto in una risorsa fondamentale per la salute, offrendo numerosi consigli pratici.

Se la luce artificiale, quella delle lampade a led e degli schermi, è acerrima nemica del prendere sonno, tanti semplici accorgimenti aiutano invece a scivolare con serenità nelle braccia di Morfeo.
Camminare, cenare presto e con poco, scegliere alimenti vegetali e una tisana, preferire un buon libro a tablet, cellulare e Tv sono semplici accorgimenti per andare a letto con una buona predisposizione ad addormentarsi. Anche alzarsi dal letto se il sonno non arriva e svegliarsi di buonora rendono più felice il rapporto con il riposo notturno.La seconda parte del libro è ricca di informazioni sui rimedi e le pratiche naturali che possono aiutare in caso di insonnia: fitoterapia e omeopatia, ma anche la meditazione, l’idroterapia secondo il sistema Kneipp, i sali tissutali di Schüssler, l’oligoterapia sono alcune delle risorse a disposizione di chi cerca un riposo ristoratore.

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