12 miliardi regalati agli inquinatori
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Quasi mai invece si sente parlare di questo tema su scala nazionale italiana. Prova ad accendere il dibattito pubblico nazionale un dossier targato Legambiente che mette in evidenza un dato: sono circa a 12 miliardi di euro all’anno i sussidi di cui beneficiano le fonti fossili nel nostro Paese.
Il rapporto fa una sorta di censimento degli aiuti diretti e indiretti che finiscono a petrolio, carbone e altre fonti inquinanti e climalteranti (vedi allegato in basso) e cerca di fornire un po’ di trasparenza su questo argomento: le vie che portano al sostegno delle fonti sporche sono diverse, tortuose e individuarne la portata non è sempre semplice.
Secondo il dossier stiamo parlando di 4,4 miliardi di sussidi diretti, distribuiti ad autotrasportatori, centrali alimentate fonti fossili e imprese energivore, e di 7,7 miliardi di sussidi indiretti, tra finanziamenti per nuove strade e autostrade, sconti e regali per le trivellazioni. Il totale, appunto, è di 12,1 miliardi di euro.
C’è poi il capitolo termoelettrico. Diversi impianti da fonti fossili beneficiano di sussidi diretti per la produzione elettrica. L’esempio più noto è l’incentivo CIP6 alle assimilate. Complessivamente, agli impianti a fonti fossili, dal 2001 al 2012 sono stati assegnati 40,149 miliardi di euro, si legge nel report. Secondo i dati del GSE, nel 2012 il sussidio è stato pari a 2,166 mld di euro e continuerà, riducendosi nel tempo, ancora fino al 2021. Sempre secondo i dati del GSE, si può stimare che i CIP6 da qui al 2021 costeranno alla collettività circa altri 4,880 miliardi di euro.
Fonte: Qualenergia.it

