Appello di ventitré associazioni: «Pace e diritti per tutti nel mondo»
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Ventitré associazioni lanciano un appello globale all’azione: «per una democrazia che garantisca pace e prosperità per tutti. Il mondo deve scegliere la Pace invece del profitto, la Democrazia invece della distruzione».
Ventitré associazioni lanciano un appello globale all’azione: «per una democrazia che garantisca pace e prosperità per tutti. Il mondo deve scegliere la Pace invece del profitto, la Democrazia invece della distruzione».
La dichiarazione congiunta, e articolata in più punti tematici, mette in guardia da una crescente minaccia rappresentata da un “colpo di Stato dei miliardari” che sta minando la democrazia, alimentando il militarismo e accelerando le disuguaglianze. I governi devono spostare le priorità globali dalle armi e dalla guerra alla giustizia sociale e allo sviluppo umano.
«Mentre commemoriamo l’80° anniversario dei bombardamenti nucleari sul Giappone troppi leader mondiali stanno dimenticando le lezioni del 1945. Li esortiamo a imparare dal passato, a non ripeterlo, e a costruire un mondo migliore in cui la minaccia delle armi nucleari sia sradicata, in cui la democrazia garantisca pace e prosperità per tutti e in cui la sicurezza comune sia assicurata attraverso la solidarietà e lo sviluppo sostenibile», si legge nella conclusione della Dichiarazione.
Richieste principali:
- Ratifica universale del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari e disarmo nucleare completo.
- Adozione di riforme fiscali globali progressive e coordinate, compresa una Convenzione quadro delle Nazioni Unite sulla cooperazione fiscale internazionale.
- Attuazione di salari dignitosi e lavoro dignitoso per tutti, con diritti del lavoro forti e sostegno all’organizzazione sindacale e alla contrattazione collettiva.
- La riduzione delle spese militari globali, per reindirizzare i fondi verso i servizi pubblici, la protezione sociale e l’azione per il clima.
- La creazione di un meccanismo di conversione equa delle Nazioni Unite per sostenere i paesi che stanno passando da economie basate sul settore militare a industrie sostenibili.
- L’espansione universale dei sistemi di protezione sociale, in particolare per i gruppi emarginati come le donne, i lavoratori migranti e coloro che svolgono lavori informali.
- L’integrazione del disarmo e della sostenibilità nei piani nazionali per il clima, garantendo che le industrie militari siano parte integrante delle strategie di riduzione delle emissioni.
La dichiarazione sottolinea inoltre «la necessità di democratizzare e riformare le istituzioni multilaterali, come l’ONU, per porre la pace, i diritti umani e lo sviluppo sostenibile al centro della governance globale. Invita i governi presenti al Vertice sociale mondiale ad adottare il Nuovo Contratto Sociale per affrontare le cause profonde della disuguaglianza e dei conflitti, mentre il vertice del G20 dovrebbe allineare le politiche economiche ai principi di pace e sostenibilità, riducendo le spese militari e investendo nella resilienza climatica e nello sviluppo umano».
I dati
- Le forze armate hanno collettivamente la quarta impronta di carbonio più grande al mondo.
- Nel 2024, l’1% più ricco possedeva più ricchezza del 95% della popolazione mondiale messa insieme.
- La spesa militare globale ha raggiunto i 2.718 miliardi di dollari nel 2024, con un aumento del 9,4% rispetto all’anno precedente. I paesi a basso e medio reddito, molti dei quali alle prese con la povertà, hanno rappresentato il 35% della spesa militare globale nel 2022.
- Oltre 100 milioni di persone sono attualmente sfollate a causa di conflitti e persecuzioni.
QUI il testo integrale dell’appello
ORGANIZZAZIONI PROMOTRICI
- International Trade Union Confederation (ITUC)
- Greenpeace
- International Peace Bureau (IPB)
- International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (ICAN)
- Oxfam
- 350.org
FIRMATARI
- Rete Italiana Pace Disarmo
- The Conflict and Environment Observatory
- The Democracy and Workers’ Rights Center of Palestine (DWRC)
- Equidem
- FOCUS on the Global South
- Global Social Justice
- IBVM/CJ
- International Physicians for the Prevention of Nuclear War (IPPNW)
- International Union of Socialist Youth (IUSY)
- LWF Waking the Giant
- National Campaign for Sustainable Development – Nepal (NACASUD)
- Olof Palmes International Center
- PAX Christi International
- Peace Boat
- Solidar
- Women’s International League for Peace and Freedom
- WSM We Social Movements

