Attualità
In decine di migliaia alla marcia Perugia-Assisi per la pace
Decine di migliaia di persone hanno preso parte ieri, 12 ottobre, alla marcia Perugia-Assisi per la pace e la fraternità.
Decine di migliaia di persone hanno preso parte ieri, 12 ottobre, alla marcia Perugia-Assisi per la pace e la fraternità.
Il Gruppo Banca Etica aderisce alla prossima Marcia PerugiAssisi per la pace e la fraternità in programma domenica 12 ottobre, con partenza alle 9 dai Giardini del Frontone di Perugia.
Domenica 12 ottobre torna la Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fraternità. «In un mondo devastato dall’individualismo, dall’egoismo e dall’indifferenza che uccide e lascia uccidere, noi vogliamo reagire con un nuovo sogno di fraternità e amicizia sociale» spiegano i promotori.
È partito il crowdfunding per la 14a edizione dell’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo. Aiutaci anche tu ad aggiornare lo strumento che permette di conoscere le vere cause delle guerre e di comprendere la via della pace.
Ventitré associazioni lanciano un appello globale all’azione: «per una democrazia che garantisca pace e prosperità per tutti. Il mondo deve scegliere la Pace invece del profitto, la Democrazia invece della distruzione».
La Fondazione PerugiAssisi ha aperto il bando per selezionare ragazzi che entrino a far parte dei Giovani Costruttori di Pace e che parteciperanno al Campo della Pace di Subasio all'assemblea Onu dei Popoli e alla Marcia della Pace di Perugia.
L'Eirenefest, partito a Roma come festival del libro per la pace e la non violenza, in questi ultimi anni si è ampliato e si è costituita una rete di festival locali che stanno portando messaggi di pace e non violenza in diverse regioni d'Italia. Tra gli ideatori e organizzatori c'è Olivier Turquet, che abbiamo intervistato.
Sono numerosi i comitati, le organizzazioni e le associazioni che hanno annunciato che non saranno in piazza sabato 15 marzo a Roma per la manifestazione lanciata da Michele Serra su un quotidiano nazionale, soprattutto all'indomani del voto al Parlamento Europeo sul piano di riarmo da 800 miliardi.
Raffaele Crocco, direttore dell’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo (giunto alla sua tredicesima edizione), critica duramente il piano ReArm Europe, il piano di riarmo europeo approvato dall’europarlamento.
La tredicesima edizione aggiornata dell'Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo è uno strumento fondamentale per comprendere i reali motivi che stanno dietro alle guerre che nel mondo non accennano a diminuire.
Oltre al loro carico di morti, i conflitti e le guerre portano devastazione e avvelenamento dei territori: i numeri sono impressionanti. E in Italia paghiamo lo scotto dei poligoni militari.
Ad annunciare che la tregua tra Israele e Hamas dovrebbe entrare in vigore domenica 19 gennaio è stato il primo ministro del Qatar. Il governo israeliano ha ratificato l'accordo (aggiornamento 18 gennaio).
«I signori delle guerre non ci vogliono insieme, per questo ci attaccano e ci dividono in sognatori e complici, in illusi e traditori. È normale pensare diversamente la pace, ma loro ne approfittano per alimentare le divisioni e i distinguo»: così la Fondazione PerugiaAssisi che annuncia una grande marcia per il prossimo 12 ottobre.
In Italia il 55% della popolazione vuole che si negozi la pace e vuole che la guerra tra Russia e Ucraina finisca: risulta da un sondaggio sui Paesi europei pubblicato dal quotidiano britannico Guardian.
L’8 dicembre si è costituito il Coordinamento nazionale No Nato e in queste settimane i promotori stanno mettendo a punto una serie di mobilitazioni per sensibilizzare l’opinione pubblica.
L’8 dicembre si è formalmente costituito il Coordinamento Nazionale No NATO, formato da comitati, movimenti e organizzazioni che si è dato l’obiettivo di «impegnarsi per un’uscita dell’Italia dalla NATO».
Rana Salman ed Eszter Koranyi, co-direttrici per Palestina e Israele del movimento Combattenti per la Pace, hanno inviato un appello per la fine del conflitto ai ministri degli esteri presenti al G7 del 25 e 26 novembre a Fiuggi.
La terza marcia mondiale per la pace e la nonviolenza arriva in Italia dal 16 al 30 novembre, dopo essere partita il 2 ottobre dal Costarica, dove tornerà il 5 gennaio 2025.
«La spesa militare italiana diretta per il 2025 si attesta sulla cifra record di 32 miliardi di euro, con un aumento del 12,4% rispetto al 2024 e del 60% sul decennio»: lo denuncia l’Osservatorio Milex.
È partita la campagna “Ferma il riarmo” promossa dalla Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace, Greenpeace Italia, Rete Italiana Pace e Disarmo e Sbilanciamoci! Che propone anche di tassare gli extraprofitti bellici e invita alle mobilitazioni. E oggi, sabato 26 ottobre, manifestazione in sette piazze d’Italia per la pace.