Scuole inquinate: rischio per salute e rendimento dei bimbi
homepage h2
Condividi su:
Un editoriale pubblicato su Frontiers in Public Health rilancia l’attenzione sugli effetti dell’inquinamento atmosferico negli ambienti scolastici sulla salute e sul rendimento cognitivo dei bambini.
Un editoriale pubblicato su Frontiers in Public Health rilancia l’attenzione sugli effetti dell’inquinamento atmosferico negli ambienti scolastici sulla salute e sul rendimento cognitivo dei bambini.
I ricercatori ricordano che i più piccoli sono particolarmente vulnerabili: respirano più aria per unità di peso, hanno organi in sviluppo e minore capacità di difesa contro le sostanze tossiche. L’esposizione a inquinanti atmosferici, anche a basse concentrazioni, è correlata a riduzione della funzionalità polmonare, asma, infezioni respiratorie, disturbi neurocomportamentali e obesità, con effetti che si prolungano nel tempo.
Le evidenze dagli studi
La rassegna raccoglie cinque ricerche condotte in Cina, Europa e Stati Uniti.
In Cina, un’analisi su oltre 600 bambini mostra che la funzione respiratoria peggiora con l’aumento dei livelli di PM e biossido di azoto nelle aree scolastiche, in particolare tra le bambine e i più giovani.
In Lituania, studi su polveri raccolte in aule di 11 scuole collegano la presenza di vanadio — proveniente da traffico e combustioni domestiche — a un incremento delle infezioni respiratorie e a livelli più alti di affaticamento nei bambini.
Negli Stati Uniti, ricerche a Detroit evidenziano come l’uso corretto dei purificatori d’aria possa ridurre le concentrazioni di PM2.5, ma l’efficacia dipende fortemente dai comportamenti degli insegnanti (ventilazione, impostazioni, accensione notturna).
Nel Regno Unito, interviste a insegnanti e amministratori locali di Greater Manchester mettono in luce la preoccupazione crescente per il legame tra disuguaglianze ambientali e rendimento scolastico, con richieste di politiche più integrate per aria pulita, trasporti sicuri e qualità dell’edilizia scolastica.
Azioni urgenti e prospettive
L’editoriale sottolinea la necessità di:
politiche di controllo dell’inquinamento più rigorose;
ventilazione e pulizia adeguate nelle scuole;
monitoraggi regolari della qualità dell’aria indoor;
coinvolgimento coordinato di insegnanti, genitori, enti locali e sanitari.
Le esperienze positive, come i programmi “School Streets”, le campagne di citizen science e le certificazioni di aria pulita per le scuole, mostrano che è possibile intervenire. Tuttavia, servono studi su larga scala per valutare a fondo le relazioni tra aria esterna, inquinanti interni e salute mentale e fisica dei bambini.
«Garantire ambienti scolastici sani e privi di inquinamento — concludono gli autori — è una condizione essenziale per tutelare la salute e il futuro delle nuove generazioni».
Questo libro è una guida per “riconoscersi natura”, un viaggio appassionante attraverso l’outdoor education, l’apprendimento esperienziale e i capovolgimenti pedagogici che ne derivano, fino ad approdare alla pedagogia della Selva e del Selvatico. Educatori, insegnanti, genitori e tutti coloro che vogliono crescere nella consapevolezza di sé possono trovare, pagina dopo pagina, racconti di esperienze vissute, esempi di attività e strumenti concreti per scoprire cos’è il mentoring in natura, ribaltare il concetto di educazione, e approfondire la pratica della connessione profonda con la natura dentro e fuori di noi. Il volume delinea un percorso per chiunque voglia sfilarsi gli occhiali dei nostri paradigmi culturali e di una “normalità” non più naturale. Compressione delle emozioni, corporeità negata e ambienti chiusi – “normali” nell’educazione che va per la maggiore – dissociano i bambini dal loro sé più profondo e vivido: è urgente riscoprire un tipo di apprendimento che restituisca ai nostri figli l’appartenenza al selvatico e dunque la connessione con la vita e un’autentica coscienza ecologica.
«Gli abiti di Shein contengono ancora sostanze chimiche pericolose che violano i limiti imposti dall’Unione Europea»: lo afferma un nuovo rapporto diffuso da Greenpeace Germania.
Mercoledì 10 dicembre alle ore 21 webinar gratuito “Placenta fonte di vita. Le alternative al taglio del cordone ombelicale” con la dottoressa Elena Benigni.
"Siamo sicuri di avere il più buon espresso del mondo? Come riconoscere quello buono” è il titolo del webinar gratuito organizzato da Terra Nuova che puoi rivedere qui; con Luca Bassi, giornalista d'inchiesta ed esperto di caffè.
Più a lungo certi farmaci vengono assunti, maggiore è l’impatto sul microbioma intestinale: uno studio pubblicato sulla rivista scientifica mSystems dell'American Society for Microbiology.
Se sei abbonato/a alla rivista Terra Nuova, effettua il log-in con le credenziali del tuo account su www.terranuovalibri.it per accedere ai tuoi contenuti riservati.
Se vuoi creare un account gratuito o sottoscrivere un abbonamento, vai su www.terranuovalibri.it.
Subito per te offerte e vantaggi esclusivi per il tuo sostegno all'informazione indipendente!