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Il Mensile

Dal 1977 il mensile del naturale con oltre 100 pagine in carta riciclata al 100%, oltre 23.000 copie mensili, 10.000 abbonati: questi sono i numeri di Terra Nuova che dal 1977 costituisce uno strumento insostituibile di controinformazione per chi vuole cambiare in meglio la propria vita.

Gli argomenti trattati toccano ogni aspetto del nostro quotidiano: alimentazione e medicina naturale, agricoltura biologica e biodinamica, permacultura, maternità e infanzia, bioedilizia, ecovillaggi, ecoturismo, consumo critico, energie rinnovabili, nonviolenza, ricerca interiore, finanza etica e più in generale ambiente ed ecologia… continua a leggere

“Il Segnalibro”, libreria indipendente e poliglotta

Ubicata nel centro di Lugano, a pochi passi dall’autosilo di via Balestra e dalla pensilina degli autobus, la libreria Il Segnalibro offre nei suoi due piani di esposizione una vasta scelta di titoli in italiano, ma anche in tedesco, francese e inglese.

Il cibo sano favorisce la salute del pianeta e dell’uomo

«Per parlare di cibo sano e sostenibile, occorre andare oltre: per Slow Food la sostenibilità va oltre gli aspetti tradizionali generalmente considerati e tiene conto di parametri come la resilienza, la salute e l’etica. Per noi, è dunque "sano»" quel cibo che favorisce la salute del Pianeta insieme a quella umana, riconoscendo la complessa interconnessione tra la salute delle persone, delle piante, degli animali e del Pianeta»: l'intervento di Roberta Billitteri, vicepresidente di Slow Food Italia.

Il tempo del bio

«Il biologico e il biodinamico sono davanti a una scelta: essere un modello agroalimentare del futuro, o diventare una commodity. Le politiche Ue iniziano ora sostenere il biologico e stanno immettendo ingenti fondi. Ma attirano anche interessi e poteri che potrebbero cambiare per sempre in peggio anche l’anima del movimento biodinamico. Più che mai serve che i cittadini e i contadini si uniscano, per scriverlo loro il futuro»: l'intervento di Carlo Triarico, presidente dell'Associazione per l'agricoltura Biodinamica.

Chalet in ecoarchitettura tra boschi e torrenti

Lutin è un luogo magico e tranquillo per rigenerarsi a pochi chilometri da Domodossola e dalla Svizzera. A soli 2 km da Premia Terme. E ha scelto di distribuire la rivista Terra Nuova, che trovate a disposizione!

Camaldoli: liturgia, dialogo e incontro

Camaldoli esiste uno spazio di silenzio, di spiritualità, di approfondimento culturale, di dialogo. La rivista Terra Nuova è presente anche tra i boschi e le dimore del luogo, nella comunità di monaci benedettini fondata mille anni fa da San Romualdo.

Al Podere Montisi bioedilizia e grani antichi

Quanto a sostenibilità, in questo edificio del 1500 non manca proprio nulla: finiture in bioedilizia, energia fotovoltaica con accumulo, recupero delle acque piovane, riscaldamento a legna. La parte agricola non è da meno: un agriturismo biodinamico con fattoria didattica, uliveti e sei ettari di seminativo. È il Podere Montisi a Calenzano.

“Un acero”: macrobiotica al mare

A Grottammare, in provincia di Ascoli Piceno, c'è il ristorante macrobiotico "Un acero" di Enrico, dove si gustano piatti buonissimi, si possono acquistare alimenti naturali e trovate anche Terra Nuova!!

Il fascino della… cartoleria: la rubrica satirica di Arianna Porcelli Safonov

«In un’epoca in cui la perversione è oggetto di gare all’ultima deriva, in cui ci si sfida al numero di creature da portarsi a letto, fieri di parlare di sex-toys costosissimi e di tecniche di prostituzione digitale, io voglio distinguermi con la mia unica ossessione erotica: ad oggi, infatti, non ho ancora trovato un posto più sexy della cartoleria»: esordisce così la rubrica satirica Arianna Porcelli Safonov sul numero di settembre della rivista Terra Nuova.

I veri stregoni: l’editoriale del direttore

Miliardi di euro delle nostre tasse, sottratte da una busta paga tra le più basse d’Europa, vanno a sostegno di un’industria alimentare che uccide la fertilità, la biodiversità, la giustizia sociale e infine anche noi, generando lungo il proprio cammino una miriade di altri costi pubblici. Mentre, paradossalmente, l’agricoltura biologica e biodinamica, nate per coltivare un cibo senza veleni e ingiustizie, abbattere la CO2, tutelare la nostra salute e quella del suolo, vengono additate come il vero ostacolo alla sovranità alimentare e come un lusso per le élite. L' editoriale di settembre del direttore di Terra Nuova, Nicholas Bawtree.

Charles Eisenstein: «Lavorare meno, guadagnare tempo»

«Perché vogliamo creare più posti di lavoro? Perché le persone abbiano i soldi per vivere. Ma se lo scopo è questo, esse potrebbero anche scavare buche nella terra e poi riempirle, come disse con una battuta l’economista John Maynard Keynes. [...] Non posso evitare di rimarcare l’inutilità dei piani economici che tentano di creare più "posti di lavoro" come se avessimo bisogno di più beni e servizi»: l'intervento di Charles Eisenstein sul numero di settembre della rivista Terra Nuova.

Terra Nuova Settembre 2023

In primo piano: Cibo biologico per tutti: una sfida da vincere - Glicemia: teniamola sotto controllo a tavola - Ginnastica Bothmer: corpo e spazio in armonia! Ispirata ai principi dell’antroposofia, armonizza lo sviluppo a favore di un equilibrio integrale - In cammino tra gli ecovillaggi d’Italia. Conoscere le comunità ecologiche dell’Appennino tosco-emiliano - Romagna dimenticata: rinascere grazie alla solidarietà. Gli aiuti dalle istituzioni sono insufficienti, solo le reti di aiuto locale fanno la differenza  - Contaminazione da Pfas, studi recenti, norme e metodi di contenimento - Blue communities, cosa si muove in Italia. Coinvolgere i territori per ridurre l’impronta idrica - La strada per la pace è in salita: si mobilita un’alleanza globale

Portiamo in tavola le varietà antiche di verdure

E se sulle nostre tavole portassimo varietà antiche di verdure per riscoprirne il sapore unico e fruire delle loro proprietà nutritive? Non è per nulla difficile, come spiega la chef Francesca Luise che ci propone varietà antiche estive fornendo le ricette per cucinarle con creatività e fantasia.

Ogni cosa (non) è illuminata

I primi guru della rivoluzione digitale furono dei sognatori. All’inizio degli anni ’90, prima che fossero spodestati dai giganti del web e dai governi centrali, credevano che Internet fosse quel mondo utopico dove tutto diventava accessibile, trasparente e persino gratuito, senza intrusioni del potere. A distanza di trent’anni ci confrontiamo con le macerie di quel sogno.

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