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Ambiente

Inchieste e news per parlare a 360° di ecologia, ambiente, decrescita, inquinamento, popoli nativi, natura, animali.

Consoli e Agostinelli: «L’idrogeno “blu” puzza di fossile»

Angelo Consoli è direttore dell'Ufficio Europeo di Jeremy Rifkin e Mario Agostinelli, già ricercatore Enea, è portavoce del “Contratto mondiale per l’energia e il clima” e membro della presidenza del comitato nazionale “No al nucleare, sì alle rinnovabili”. Insieme hanno firmato un articolo sull'inserto Extraterreste de Il Manifesto secondo cui «la “resurrezione” del gas strategico per la riconversione verde nasconde i trucchi dei soliti noti che premono per ritardare l’uscita dai fossili. L’ultimo escamotage che ha convito il governo è la CCS (cattura e stoccaggio di C02)».

Giudizio Universale: la causa collettiva per il clima va avanti

A poco più di un anno dalla costituzione dell'ampia alleanza di movimenti, comitati, associazioni e cittadini che si è data il nome di Giudizio Universale e che ha dato il via all'iniziativa di una causa legale collettiva contro lo Stato per i cambiamenti climatici, ecco che si stringono le maglie e si fa il punto di un lavoro enorme: a inizio 2021 la causa verrà materialmente presentata.

Atlantico mai così caldo da 3000 anni

L'Oceano Atlantico non è mai stato così caldo da 3000 anni e in 20 anni sono raddoppiati i disastri naturali, con fortissime ripercussioni su Nord America, Europa e tutta la Russia. Due studi offrono ulteriori dati

Greenpeace: «La UE corresponsabile della devastazione dell’Amazzonia»

L'Ue "è corresponsabile" della devastazione dell'Amazzonia, "che l'accordo Ue-Mercosur rischia di peggiorare". E' quanto si legge in una nota di Greenpeace Italia dopo che l'associazione gemella tedesca ha pubblicato il testo e un'analisi dell'accordo commerciale tra Ue e paesi del Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay).

«L’inganno del fossile verde»

Il professor Vincenzo Balzani, coordinatore del gruppo di scienziati "Energiaperlitalia" ha scritto una lettera aperta che è stata pubblicata da Il Manifesto, nell'inserto "L'extraterrestre", contestando il progetto dell’Eni per il più grande sito di stoccaggio di CO2 al mondo: un progetto fuori luogo e fuori tempo, un escamotage per continuare a produrre e utilizzare combustibili fossili.

La denuncia degli esperti: «Bioeconomia, la strategia Ue né green né sostenibile»

«La strategia di bioeconomia della Commissione Europea (del 2012 aggiornata nel 2018) e la conseguente strategia italiana sono distanti dall’idea originaria di bioeconomia teorizzata da Georgescu Roegen, ovvero una bioeconomia compatibile con la vita e le leggi della natura»: la denuncia arriva a conclusione del momento nazionale di confronto organizzato dalla Società Geografica Italiana con il patrocinio, tra gli altri, anche di Isde e Università di Foggia e di Firenze.

Mamme No Pfas: «Incontro al ministero, si apre uno spiraglio»

Le Mamme No Pfas, il gruppo organizzato che si batte da tempo perché governo e istituzioni risolvano il problema dell'inquinamento da Pfas delle falde acquifere, hanno incontrato una rappresentanza della segreteria tecnica del Ministero dell'Ambiente: «Si sono resi disponibili a rivedere la proposta di legge sui punti da noi proposti» spiegano. E al prossimo tavolo tecnico avranno un posto, insieme al Comitato Stop Solvay.

A New York il summit Onu per la biodiversità

Si è tenuto mercoledì 30 settembre il Summit delle Nazioni Unite sulla biodiversità per cercare di definire punti comuni che saranno oggetto del confronto della Conferenza delle Parti alla Convention sulla diversità biologica che si terrà in Cina nella primavera 2021.

Survival: «Amazzonia, continua il rogo delle foreste e il saccheggio delle terre indigene»

 «A un anno dagli incendi, l’Amazzonia brucia ancora e la situazione è persino peggiore del 2019. Protetti da Bolsonaro e supportati dalle milizie private, allevatori e accaparratori di terra invadono e incendiano le terre indigene nell’impunità.  Nel frattempo, i giganti dell’agribusiness rubano le terre dei popoli indigeni e bruciano le foreste a più alta biodiversità del pianeta»: è la denuncia di Survival International, l'organizzazione in prima linea per la difesa dei diritti dei popoli indigeni.

25 settembre: giornata di azione globale per il clima

Oggi, 25 settembre, giornata di azione globale per il clima e il 9 ottobre sciopero nazionale: sono le iniziative proclamate dai Fridays for Future. Oggi in molte città di tutto il mondo e anche italiane i giovani (e non solo) scenderanno nelle piazze per ricordare a tutti che siamo vicini al punto di non ritorno.

Pressing di 170 associazioni sul Dl Semplificazioni: «Bene alcune modifiche ma restano molti errori gravi sull’ambiente»

«Bene alcune modifiche su Valutazione di Impatto Ambientale (con un errore clamoroso), usi civici e bonifiche richieste. Molto male le nuove norme che azzerano il dibattito pubblico sulle grandi opere per tre anni, trasformano il TAR in un "correttore di bozze" nei ricorsi sulla V.I.A. e regalano risorse a petrolieri e affini alla faccia del clima»: questa in sintesi la posizione di 170 associazioni che in Italia si occupano di ambiente.

WWF: “Amazzonia allo stremo: vicini al punto di non ritorno”

L'Amazzonia è sempre più in pericolo a causa degli incendi che rischiano di far sparire il polmone verde del Pianeta. In 10 anni si è persa una superficie di foresta amazzonica di 300 mila chilometri quadrati, pari all'Italia, e a luglio 2020, solo nell'Amazzonia brasiliana, gli incendi sono aumentati del 28% rispetto allo stesso periodo del 2019. E quest'anno i roghi potrebbero essere più devastanti di quelli di quelli del 2019. A lanciare l'allarme è Il WWF.

Ghiacciai sempre più a rischio: dal 1850 +2°C su quelli alpini

I ghiacciai sono sempre più fragili e a rischio. Minacciati dell'emergenza climatica si riducono di anno in anno fino a rischiare di scomparire. In pericolo anche l'ambiente glaciale alpino dove, secondo gli ultimi dati scientifici disponibili, l'aumento delle temperature medie dal 1850 ad oggi è stato circa di 2°C, circa il doppio rispetto alla media globale.

Plastica negli oceani: entro il 2040 potrebbe triplicare

La quantita' di plastica che finisce negli oceani potrebbe triplicare entro il 2040, raggiungendo un peso complessivo di 600 milioni di tonnellate. Un'impennata alla quale sta contribuendo non poco l'attuale allarme Covid-19, durante la quale il consumo di plastica monouso e' aumentato sensibilmente. A tracciare lo scenario e' la ricerca pubblicata sulla rivista Science

Franco Sacchetti: «A un anno dal Jova Beach Party, il resoconto di un’estate in trincea»

Nell'agosto 2019 sulle spiagge d'Italia imperversava il Jova Beach Party, il tour di conceti che Jovanotti aveva organizzato sulle spiagge e coste del nostro paese, attirandosi le durissimi critiche di ambientalisti. A un anno da quei fatti, Franco Sacchetti, scrittore, fumettiste e attivista ambientale, rende pubblico il suo resoconto a fumetti "A chi Jova Beach Tour - Cronache di ordinario delirio sulle nostre spiagge".

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