Questa pratica millenaria è in grado di sostenere la donna nelle varie fasi della maternità e di agevolare il travaglio e la nascita del bambino, senza effetti collaterali. Ne parliamo con il dottor Franco Cracolici.
Spesso si pensa all’agopuntura come a una tecnica per trovare sollievo a dolori di diverso genere, ma si parla ancora poco di come possa essere prezioso ausilio per le donne durante la gravidanza e il parto.
A illustrare le potenzialità dell’agopuntura in questo ambito è il dottor Franco Cracolici, direttore e docente di medicina tradizionale cinese e agopuntura alla Scuola di Agopuntura di Firenze, vicepresidente della FISA (Federazione Italiana Società Agopuntura) e della WFAS (World Federation of Acupuncture Societies), nonché responsabile e coordinatore dei progetti di oncologia integrata presso l’Ausl Toscana Sud Est.
Dottor Cracolici, come e quanto può essere utile l’agopuntura in gravidanza e durante il parto?
«L’agopuntura è una tecnica millenaria praticata in centri cinesi ed europei per le problematiche che possono esserci prima, durante e dopo il parto. L’ostetricia integrata, che utilizza appunto anche l’agopuntura, migliora in modo sostanziale le problematiche nell’induzione al travaglio potenziando e ottimizzando la dinamica uterina, controllando la tensione emotiva e accelerando l’espulsione del feto».
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