Genitori e figli
La voce della madre aiuta i prematuri nel linguaggio
Ascoltare la voce della madre può aiutare i neonati prematuri a sviluppare migliori percorsi cerebrali del linguaggio: lo studio su Frontiers in Human Neuroscience.
Ascoltare la voce della madre può aiutare i neonati prematuri a sviluppare migliori percorsi cerebrali del linguaggio: lo studio su Frontiers in Human Neuroscience.
Ormai è noto che lo stress può avere forti ripercussioni sulla nostra salute. I suoi effetti si fanno sentire anche durante la gravidanza e nel momento del parto. Scopriamo quali sono i rischi collegati.
Lucile Gomez coglie nel segno con il suo libro "Il parto a fumetti", denso, profondo, ironico e delicato al contempo. Le donne possono riappropriarsi delle loro competenze innate per vivere al meglio la gravidanza e partorire senza interferenze esterne. Occorrono le corrette informazioni e il giusto sostegno.
Se soprattutto dopo la gravidanza e il parto ci sono problemi di incontinenza, disturbi addominali, diastasi o dolori alla schiena, potrebbero dipendere da disturbi del pavimento pelvico. Spesso non ci si pensa, ma è proprio la zona di cui le donne dovrebbe prendersi particolarmente cura. La ginnastica hipopressiva col metodo Caufriez insegna proprio questo.
Dare alla luce è un documentario di donne comuni che raccontano la loro straordinaria esperienza di parto. Lo abbiamo recensito sul numero di ottobre della rivista Terra Nuova e, data l'importanza del tema, vogliamo condividere la recensione anche con coloro che seguono i nostri contenuti online.
«Sarebbe opportuno innanzitutto studiare le possibili conseguenze sul futuro della nostra specie del modo moderno di nascere. (…) Nell’era dell’ossitocina sintetica a buon mercato e della tecnica semplificata del cesareo, il numero di donne che partorisce bambino e placenta grazie alla liberazione di un cocktail di ‘ormoni dell’amore’ è diventato improvvisamente insignificante»: così Michel Odent nel suo libro “Sopravviveremo alla medicina?”.
Questa pratica millenaria è in grado di sostenere la donna nelle varie fasi della maternità e di agevolare il travaglio e la nascita del bambino, senza effetti collaterali. Ne parliamo con il dottor Franco Cracolici.
Spesso oggi gravidanza e parto sono “oggetto” di una forte medicalizzazione che ostacola quella profonda unione tra madre e neonato che sarebbe auspicabile. La figura della doula può affiancare la donna aiutandola a riappropriarsi di questo momento unico. Ne parliamo con Clara Scropetta.
È disponibile per gli abbonati a Terra Nuova e per gli iscritti all'associazione Assis la registrazione del videoincontro "I primi 1000 giorni di vita/1" che si è tenuto lo scorso 14 novembre nell'ambito della rassegna "PiùSalute".
L'Osservatorio sulla Violenza Ostetrica Italia ha diffuso un position statement che rimarca la necessità di non perdere di vista l'assistenza rispettosa alla maternità e alla nascita in questo periodo di allarme legato al coronavirus. «In questo momento di sovraccarico delle strutture ospedaliere e di maggior riscio di infezioni, la deospedalizzazione del percorso nascita si appalesa come una misura prudente e protettiva, nonché sicura» scrive l'Osservatorio.
La risoluzione del Consiglio d’Europa ha stigmatizzato la condotta degli operatori sanitari che lede i diritti della donna durante il travaglio e il parto. Un primo passo per affrontare un fenomeno di dimensioni tutt’altro che irrilevanti.
Il 34,2% delle gravidanze in Italia si conclude con un taglio cesareo, percentuale eccessiva rispetto a quanto raccomandato dall'Oms. I dati sono forniti dal Cedap nella pubblicazione diffusa il 7 agosto. I dati sono gli ultimi disponibili, relativi all'anno 2015.