Luce notturna e ritmi circadiani: gli studi di Randy Nelson

Randy Nelson studia il sonno e i ritmi circadiani e, negli ultimi 15 anni, il suo laboratorio si è concentrato sul ruolo che i ritmi circadiani alterati dalle luci notturne hanno sulla fisiologia e sul comportamento, sulla funzione immunitaria, la neuroinfiammazione, il metabolismo, il sonno e l’umore. Nel corso della sua carriera ha pubblicato quasi 500 articoli e più di 12 libri che descrivono studi sui ritmi biologici, la neuroendocrinologia comportamentale, lo stress, la funzione immunitaria e il comportamento aggressivo.

«I nostri attuali progetti di ricerca si concentrano su tre aspetti del timing biologico – spiega Nelson – La maggior parte della nostra ricerca di base esamina il ruolo dei ritmi circadiani alterati dall’uso della luce notturna sulla fisiologia e sul comportamento. Abbiamo due studi clinici in cui stiamo esaminando il ruolo del blocco degli effetti dirompenti della luce notturna sugli esiti clinici dopo ictus e interventi di cardiochirurgia nelle unità di terapia intensiva, nonché uno studio clinico che esamina l’uso di visiere a luce blu intensa per ripristinare i ritmi circadiani degli infermieri di turno di notte al fine di migliorarne il sonno, le prestazioni cognitive e l’umore. Infine, sosteniamo l’importanza dell’ora del giorno come variabile biologica chiave che dovrebbe essere riportata in tutti gli studi sul cervello e sul comportamento».

«I ritmi circadiani influenzano anche l’esito degli esperimenti – prosegue Nelson – la risposta a un quesito sperimentale può dipendere in parte dall’ora del giorno in cui viene posta la domanda. Tuttavia, l’ora del giorno viene raramente riportata nella corrispondenza scientifica. Si tratta di una variabile metodologica trascurata, ma cruciale, nella ricerca sui sistemi viventi. Abbiamo proposto che una considerazione più esplicita delle informazioni relative all’ora del giorno nei disegni sperimentali, nelle analisi e nella stesura dei resoconti migliorerà il rigore e la riproducibilità della ricerca scientifica».

Nelson è membro di diverse società scientifiche. Dopo la laurea triennale e magistrale in psicologia all’Università della California, a Berkeley, ha conseguito un dottorato di ricerca in psicologia e un secondo dottorato di ricerca in endocrinologia, nella stessa università. Ha poi completato una borsa di studio post-dottorato all’Università del Texas, ad Austin, per poi entrare a far parte della facoltà della Johns Hopkins University, dove è diventato professore di psicologia, neuroscienze, biochimica e biologia molecolare. Ha insegnato alla facoltà della Ohio State University dal 2000 al 2018, periodo durante il quale è stato professore universitario emerito, nonché co-direttore del Neurological Institute. Il dottor Nelson è stato reclutato alla West Virgina University nel 2018 per ricoprire il ruolo di professore e presidente inaugurale del nuovo Dipartimento di Neuroscienze.

Foto: Ron Lach su Pexels

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