Bambini sani e sereni grazie alla pedagogia curativa

Disagi psicoemotivi, iperattività, disturbi dell’apprendimento: oggi i bambini vivono ed esprimono un malessere sempre più evidente. Cosa stiamo sbagliando? La pedagogia curativa propone un’azione pedagogica rivoluzionaria, che rispetta i processi vitali del bambino e le sue fisiologiche fasi di sviluppo.

Di cosa ha bisogno un bambino per crescere in salute? Cosa serve per apprendere senza troppa fatica o frustrazione? Come possiamo sostenere il benessere della prima infanzia e prevenire tutti i disturbi che assillano gli alunni di ogni ordine e grado? 

Sono queste le domande cruciali che dovrebbero accompagnare l’inizio di ogni anno scolastico. Una galassia di figure sempre più composita si affianca ormai agli insegnanti, per provare ad arginare il disagio dei nostri bambini e ragazzi, con la sensazione di una scuola progressivamente medicalizzata che si perde nella selva oscura delle sigle, delle diagnosi, delle certificazioni. Partiamo dunque da una rivoluzione dello sguardo, da una nuova visione dell’infanzia e dell’adolescenza come priorità collettiva, politica, sociale, culturale. E una visione del bambino e dell’educazione nuova. Perché tanto, tantissimo si può fare. A casa, al nido, all’asilo, in classe. Cominciando a diffondere una conoscenza profonda e vera della “entità” bambino e delle sue necessità, al di là di quello che pubblicità, industria dell’entertainment e consumismo vogliono indurci a credere.

Ce ne parla Stefania Chinzari, pedagogista curativa, tutor e counselor dell’età evolutiva, sul numero di ottobre della rivista Terra Nuova, che trovi in edicola, nei negozi bio e la puoi anche ordinare comodamente da casa QUI

Stefania Chinzari è anche autrice del libro “I processi vitali del bambino. Respirare, crescere, imparare: lo sguardo della pedagogia curativa” (Terra Nuova edizioni).

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