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Accordo tra 140 paesi per ridurre il mercurio

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A Ginevra 140 Paesi si sono accordati per limitare la produzione e l’impiego del mercurio, soprattutto nei processi industriali.
Si sta cercando di adottare provvedimenti per ridurre l’inquinamento da mercurio nell’ambiente, sostanza pericolosa per la salute: a Ginevra 140 Paesi si sono accordati per limitarne la produzione e l’impiego, soprattutto nei processi industriali. L’intesa, raggiunta dopo un dibattito che si protraeva da cinque anni, dovrebbe portare alla graduale messa al bando di prodotti che usano il metallo liquido, come termometri e alcune lampadine a fluorescenza, e a ridurre le emissioni dalle centrali elettriche e dalle fabbriche. L’intesa mediata dal programma ambientale dell’Onu (Unep), prevede che il nuovo trattato sia firmato a ottobre nella città giapponese di Minamata, i cui abitanti hanno sofferto per decenni le conseguenze di una contaminazione da mercurio. Per la sua entrata in vigore si prevede che ci vorranno dai tre ai cinque anni. Il mercurio si trova in tantissimi prodotti che vanno dalle lampadine ai termometri ma viene rilasciato anche nel settore minerario, nelle centrali a carbone . Dalle ricerche scientifiche è emerso che le sue emissioni nocive danneggiano il cervello, i reni, il cuore e i polmoni; inoltre possono causare la caduta dei denti e ridurre il quoziente d’intelligenza nei neonati.
M alcune organizzazioni non-governative hanno sottolineato alcuni punti deboli della nuova Convenzione internazionale sul mercurio, approvata stamane a Ginevra da circa 140 Stati sotto l’egida del Programma delle Nazioni Unite per  l’ambiente (Unep). “L’adozione di un accordo globale sul mercurio è un risultato importante”, ha commentato Michael Bender, del Zero-Mercury Working Goup, Zmwg, coalizione di oltre 100 ong. “Lo strumento è tuttavia ostacolato dalla debolezza dei controlli sulle emissioni di mercurio prodotte da fonti importanti come le centrali elettriche alimentate a carbone”, ha aggiunto. Ma lo Zero-Mercury Working Group sottolinea anche i punti positivi della Convenzione. Tra questi le disposizioni per ridurre il commercio, proibire l’estrazione mineraria di base del mercurio e l’eliminazione di questo elemento tossico in molti prodotti quali termometri, batterie e strumenti di misurazione.  Più critica, una seconda coalizione di ong, l’Ipen, secondo la quale le disposizioni sull’estrazione artigianale di oro in piccole miniere, un’altra delle fonti principali di emissione di mercurio, sono troppo blande. Grande soddisfazione Š stata invece espressa dal direttore esecutivo dell’Unep Achim Steiner. I governi hanno tra l’altro trovato un’intesa per bandire entro il 2020 produzione,importazione ed esportazione di diversi prodotti che contengono mercurio, come alcune batterie, alcune lampade o cosmetici. Per
l’Unep, la Convenzione, che entrerà  in  vigore dopo la ratifica da parte di 50 Stati, apre inoltre la strada ad ulteriori passi per la lotta  al mercurio.

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