Ecco la docu-inchiesta “Taranto chiama”
homepage h2
Dopo quasi un decennio di riprese (2016-2025) il docu-film-inchiesta “Taranto chiama”, finanziato attraverso una campagna di crowdfunding, approda su OpenDDB. E parte un tour di proiezioni in Italia e in Europa.
Dopo quasi un decennio di riprese (2016-2025) il docu-film-inchiesta “Taranto chiama”, finanziato attraverso una campagna di crowdfunding, approda su OpenDDB. E parte un tour di proiezioni in Italia e in Europa.
Il documentario è stato proiettato in prima nazionale a Cinemambiente, la regia è della giornalista Rosy Battaglia.
«Ho cercato di ricostruire la solidarietà tra i popoli inquinati. Da Trieste, dove il 17 settembre 2022 è stata abbattuta la Ferriera, impianto altamente inquinante nel quartiere della Servola, a Taranto, dove lo scorso 7 maggio è andato a fuoco l’Altoforno 1 del polo siderurgico Ilva, ora Acciaierie d’Italia, costruito a ridosso del quartiere di Tamburi. È tempo di indagare e raccontare per far comprendere cosa è sostenibile per la vita umana. È stato un lavoro lungo, sfibrante ma da portare a termine e presentare proprio oggi che è un momento cruciale per la città di Taranto. Racconto la storia e le storie di comunità che rappresentano tutti noi» afferma Battaglia.
“Taranto chiama” restituisce la vicenda di una comunità ufficialmente riconosciuta “zona di sacrificio” dall’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), con cinque condanne rivolte al Governo italiano dalla Corte europea dei diritti dell’uomo tra il 2019 e il 2022, per non aver tutelato il diritto alla vita privata dei propri cittadini, rispetto alla produzione di acciaio.
«Le vicende intorno al polo siderurgico di Taranto, il maggior emettitore di CO2 d’Italia, che è arrivato a contaminare il territorio in un raggio di 20 km, con diossine e furani, penetrati anche nel latte materno, come attestano i documenti che ho richiesto invocando il Freedom of Information Act, confermano che non è solo un caso locale, ma uno specchio di scelte politiche, economiche e sociali che riguardano tutti noi, sulla quale si è pronunciata anche la Corte di Giustizia europea, il 25 giugno 2024», spiega Rosy Battaglia.
Per cento minuti, lo sguardo della regista si posa sulle voci e i volti delle madri che lottano per la vita dei propri figli, dei medici impegnati a contrastare gli effetti dell’inquinamento sui bambini del quartiere Tamburi, di attivisti diventati “cacciatori di dati” per trasformare le prove scientifiche in battaglie civili, insieme agli avvocati impegnati a sostenere la tutela della salute pubblica e dell’ambiente, degli stessi operai impegnati a chiedere la riconversione.
“Taranto chiama” ha dato origine all’inchiesta europea “Taranto, Sacrifice Zone” con il network investigativo CORRECTIV.Europe, pubblicata nel 2024.
Il calendario completo delle proiezioni è disponibile su Tarantochiama.cittadinireattivi.it.
_____
LETTURE UTILI
Mamme ribelli. Le mille battaglie da nord a sud contro l’inquinamento e per la salute di tutti
Mamme ribelli è un libro unico, che dà voce alle donne, ma non solo, che da anni fanno parte della Rete delle Mamme Da Nord A Sud e racconta le loro lotte contro l’inquinamento dei territori e il saccheggio ambientale, per la salute dei loro figli e dei figli di tutti.
Leggerete dell’impegno, delle esperienze, della tenacia e della determinazione delle “Mamme No Pfas” del vicentino, delle “Mamme Volanti” di Brescia, delle donne di Taranto, delle madri che si battono contro le basi militari in Sardegna, delle “Mamme Antismog” nella Pianura Padana, delle mamme di Venafro, di quelle No Tap e di tante altre.
Sono tutte mamme ribelli che lottano indomite per la vita e per la terra, contro la devastazione dell’ambiente e l’omertà istituzionale, forti di una profonda solidarietà intergenerazionale. E quando le madri si muovono, si muovono anche le montagne.
